Ultime notizie e appuntamenti Luglio-Agosto 2009


Sede Orari estivi

La sede di Arcigay Pianeta Urano Verona e Arcilesbica Verona si trova in Via gela , 9 (quartiere Borgo Nuovo)
Nel mese di Luglio è aperta solo il Martedì sera dalle ore 21 - Agosto Chiuso. L'attività riprenderà a settembre.
CONTATTI : Tel. 346.9790553 dalle 20 alle 24 (Arcigay ) 349.3134852 ( Arcilesbica)
e.mail:
info@arcigayverona.org - verona@arcilesbica.it

TDO- Forum pubblico al PADOVA PRIDE VILLAGE
La compagnia di Teatro dell’Oppresso LGBT “L’ALTRA FACCIA DEL DADO” di Verona, presenta un forum pubblico al Padova Pride Village - lunedi 3 agosto 2009 alle ore 21.00.
Leggi: http://teatrodelloppressolgbt.blogspot.com/

Coppie e famiglie LGBT - Sosteniamo la sentenza del tribunale di Venezia
In merito all’ordinanza con la quale il Tribunale di Venezia ha sollevato la questione di legittimità costituzionale del divieto per una coppia dello stesso sesso di potersi sposare, Il Consiglio Nazionale di Arcigay...
Leggi: http://arcigayverona.blogspot.com/2009/07/sosteniamo-lordinanza-del-tribunale-di.html

Arcigay risponde a Franceschini in merito a coppie gay
Per fortuna cos'è famiglia non lo decide Franceschini...
Leggi: http://politicalgbtvr.blogspot.com/2009/07/arcigay-risponde-franceschini-su-coppie.html

Sosteniamo l'ordinanza del Tribunale di Venezia

In merito all’ordinanza con la quale il Tribunale di Venezia ha sollevato la questione di legittimità costituzionale del divieto per una coppia dello stesso sesso di potersi sposare, Il Consiglio Nazionale di Arcigay (che si è riunito domenica 12 luglio 2009) auspica che la Corte accolga l’ordinanza e ha chiesto alla Segreteria Nazionale di intraprendere tutte le iniziative che riterrà opportune per sostenere l’esito favorevole del giudizio della Corte.

Probabilmente entro un anno la Corte Costituzionale si dovrà pronunciare rispetto al fatto che ad una coppia gay, che è stata assistita dall’avvocato Francesco Bilotta della Rete Lenford e dall’Associazione Radicale Certi Diritti, sia stato negato dall’ufficiale di Stato Civile del Comune di Venezia l’iscrizione al registro delle coppie sposate. Infatti, il Tribunale di Venezia, il 3 aprile 2009, ha sospeso il giudizio appellandosi al parere della Corte Costituzionale.

“L’iniziativa intrapresa – sottolinea Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay – sollecita tutto il movimento lgbt italiano a dispiegare un’azione di corretta informazione e di sostegno rispetto alla necessità che in questo paese ai cittadini omosessuali siano riconosciuti pari diritti e pari doveri. L’uguaglianza e la libertà, valori non negoziabili in tutte le democrazie mature, vanno affermati con determinazione e serietà”.

“Per queste ragioni – conclude Aurelio Mancuso – Arcigay dall’autunno dispiegherà una campagna sociale e culturale a sostegno dell’ordinanza, e più in generale di affermazione della dignità e della parità di tutte le persone e le coppie gay e lesbiche”.

SCARICA IN ALLEGATO IL DISPOSITIVO DEL CONSIGLIO NAZIONALE ARCIGAY
12 luglio 2009

TDO: FORUM PUBBLICO AL PADOVA PRIDE VILLAGE


LA COMPAGNIA
L’ALTRA FACCIA DEL DADO
PRESENTA:

FORUM PUBBLICO AL PADOVA PRIDE VILLAGE

La compagnia di Teatro dell’Oppresso LGBT “L’ALTRA FACCIA DEL DADO” di Verona, presenta un forum pubblico al gay village di Padova lunedi 3 agosto 2009 alle ore 21.00.
Verranno presentate al pubblico delle scene di “oppressione” che coinvolgono persone omosessuali e trans ispirate a casi reali.
Il Teatro dell’Oppresso (TDO), è un teatro “interattivo” in cui il pubblico ha modo di entrare in scena e diventare parte attiva della storia rappresentata e quindi ha modo di interagire con gli altri attori nel “qui e ora “ dello spazio scenico.
Il TDO consente di affrontare le tematiche sociali di vario tipo, con un pubblico che partecipa alla scena portando il proprio contributo in termini di idee, proposte di cambiamento e di soluzione, rispetto a situazioni che altrimenti seguono i “copioni decisi da altri”, come spesso sono i “copioni della vita sociale”.
Con il TDO si affrontano gli stereotipi, i conflitti sociali, i pregiudizi palesi, ma anche quelli più sotterranei e soprattutto, le figure del “oppressore” e del “oppresso” nelle varie dimensioni della vita sociale.

Per qualsiasi informazione telefonare ad Ermanno Marogna conduttore del gruppo al nr. 349 4641139 o scrivere una mail a:ermannovr@yahoo.it

Riapre la Libreria Babele


Una Buona notizia.

RIAPRE LA LIBRERIA BABELE - Punto di riferimento dei gay milanesi


di Marco Volante

La Libreria Babele torna ad aprire le sue porte al pubblico. Dopo mesi di dubbi circa le sorti del celebre punto di riferimento della cultura LGBT milanese, oggi alle 18,30
la Babele riapre i battenti, grazie alla tenace volontà della nuova proprietà, in Viale Regina Giovanna 24/b, con un vernissage affollato di amici, personaggi, autori.

L’intricata vicenda della chiusura era stata sulla bocca dei milanesi fino a poco tempo fa e le voci di una prossima riapertura si facevano sempre più insistenti, finché l’atteso annuncio non è giunto attraverso la rete. Con la pagina La Babele GLBT Bookshop & More, che ha già raccolto un migliaio di “amici” su Facebook in meno di un mese, Christian, uno dei nuovi animatori della Babele, ha invitato tutti alla felice riapertura nella nuova sede. Babele release 3.0 è stata subito rinominata da Daniele sul suo blog, per ricordare che la prima libreria fu aperta da Felix Cossolo in Via Sammartini, per poi essere trasferita una decina di anni fa da Gianni Delle Foglie in un grande spazio a due passi da Piazza Cadorna, nello stesso edificio in cui si scriveva anche la rivista Pride.

Oggi la Babele si trasferisce e si rinnova, va ad offrire i suoi scaffali in uno dei quartieri più gai della città, Porta Venezia, carica della storia di cui si è resa protagonista e della consapevolezza di non essere semplicemente un negozio in cui si vendono libri, ma un punto di riferimento per tutti coloro i quali vogliono leggere della ricchezza della differenza e vogliono avvicinarsi al mondo LGBT in un modo diverso dal rutilante e scintillante mondo dell’enterteinment.

Alla Babele per tanti anni hanno scintillato gli occhi di Gianni che con lo sguardo era come se ti accarezzasse e ti accompagnava con amore a scegliere il libro da portar via, fosse un classico latino o uno di quei libri che si leggono con una mano sola. La Libreria Babele è anche questo.

VERONA. «LA BENEDIZIONE A COPPIE DI FATTO»

La Chiesa cristiana antica cattolica ortodossa occidentale Sono una cinquantina a Verona i fedeli della Chiesa cristiana antica cattolica apostolica ortodossa occidentale che a breve avranno la loro chiesa. Per seguire le celebrazioni non saranno più costretti a riunirsi in posti di fortuna i seguaci di questa antichissima professione che, su tutta l'Italia, fa capo alla Diocesi di Monza Milano, prevede che i suoi diaconi e presbiteri possano essere sposati e fiorisce dalla tradizione greca presente nel capoluogo lombardo per rifarsi al contesto ecclesiale esistente al momento della separazione tra le Chiese di Oriente e quella di Occidente nell'anno 1054. Nella sala Elisabetta Lodi di San Giovanni in Valle oggi domenica alle 10,30, infatti, il benedettino padre Benedetto Franco Sordato, unico presbitero ortodosso cattolico in città e che in qualità di monaco ha fatto voto di povertà, castità ed obbedienza, riceverà la carica di abate del piccolo monastero di Madonna di Dossobuono da sua eminenza- primate d'Italia arcivescovo Giovanni Climaco Mapelli, massima carica della suddetta ecclesia dichiaratosi esplicitamente omosessuale nel 1994 con una lettera al cardinal Martini. «Sarà la mia parrocchia, andrò a vivere là ed eserciterò il ministero in quello che abbiamo battezzato piccolo monastero», spiega padre Sordato che è stato investito diacono lo scorso 2 febbraio col nome di Frà Benedetto, sempre dalle mani di mons. Mapelli, in una cerimonia solenne tenutasi in luogo laico nella medesima sala Lodi, «Nonostante il riferimento monastico del luogo, tuttavia, si tratta di due casette in legno e di un altro paio di prefabbricati generosamente donati da una famiglia di benefattori che credono nel dialogo fra religioni. Un gesto di grande generosità e civiltà che traccia nuove opportunità spirituali». Aperta al diaconato femminile e ad accogliere i divorziati, i conviventi, i risposati e ad impartire loro i sacramenti, tra cui l'eucarestia e le seconde nozze come è ancora in uso nella Chiesa di Oriente, la Chiesa cristiana antica cattolica apostolica ortodossa occidentale proclama una comunità apostolica autentica secondo il comandamento "chi tra Voi vuol essere il più grande si faccia servo di tutti!" , ( Mt. 20, 26 ). Allarga inoltre le braccia agli omosessuali e alle coppie di fatto che non sono emarginate ma possono partecipare alle celebrazioni eucaristiche e intraprendere un cammino spirituale. «La nostra è una chiesa povera che non ha nessun potere politico ed economico e permette ai suoi preti e vescovi di lavorare per non pesare sull'8 per mille», spiega fra’ Benedetto, «Non ha, inoltre, un tariffario per la celebrazione dei sacramenti e non riceve denaro per i casi di nullità dei matrimoni. Il rito della messa non si discosta da quello cattolico, ma differisce nella parte liturgica e si fanno letture recuperate agli antichi testi usati nel primo millennio della Chiesa, come ad esempio prima della consacrazione. Durante la confessione, invece, i preti non giudicano e non condannano nessuno e nelle messe esiste l'assoluzione collettiva dei fedeli». Da L'ARENA di Verona - 12 Luglio 2009