Aids 2012: Italia, nessuna prevenzione

Oggi ad Washingon si apre la XIX Conferenza Mondiale sull'AIDS, e l'Italia si presenta con un debito di 260 milioni di euro e campagne pubbliche per la prevenzione mai avviate. Si apre questo fine settimana a Washington la XIX Conferenza Internazionale sull’Aids, il più grande evento mondiale in cui decisori politici, società civile e ricercatori si incontrano per fare il punto sulla lotta contro la pandemia e definire i prossimi passi da compiere per invertire la diffusione dell’Hiv e garantire l’accesso alla terapia antiretrovirale salvavita anche a coloro che vivono nei paesi meno sviluppati. L’Italia arriva all’appuntamento con il peso di un debito di 260 milioni di euro nei confronti del Fondo Globale per la Lotta contro l’Aids, la Tubercolosi e la Malaria, aggravato da una totale mancanza di strategia per fronteggiare la pandemia nei paesi più poveri. L’impegno del nostro Paese per sconfiggere l’Aids si è infatti praticamente azzerato da quando, nel 2009, non è stato più finanziato il Fondo Globale e da allora non sono stati individuati canali alternativi. 

Comunicato stampa: Arcigay Pianeta Urano Verona

IL CONSIGLIO COMUNALE E L'AMMINISTRAZIONE RIPARTANO DAL 2012 SUI CITTADINI E LE CITTADINE LGBT 


 Comunicato Stampa: 6.07.2012


In relazione al dibattito apertosi sulla revoca delle mozioni anti-gay del ‘95, attendiamo fiduciosi i risvolti concreti della posizione laica assunta dal Sindaco, che già nel ’95 disse in aula che “quando si fa amministrazione non si deve assolutamente tenere in conto quelle che sono le proprie convinzioni religiose, perché si amministra tutti, i laici, i cattolici, gli omosessuali, gli eterosessuali, gli agnostici, quindi le decisioni devono prescindere da ogni considerazione religiosa e morale”. 


Riteniamo sia giunto il momento anche per questa città, e per i suoi amministratori, di riconoscere che i cittadini e le cittadine lesbiche, gay, bisessuali e transessuali (LGBT), sono come tutti parte integrante della comunità e sono per essa una risorsa, producendo cultura, integrazione sociale, benessere economico, e spesso persino servizi gratuiti. 


Per parte nostra, da tempo ormai abbiamo dismesso pregiudiziali ideologiche verso chicchessia, come testimoniato dalla campagna sull’Hellas Verona di qualche anno fa e dagli spettacoli gratuiti portati in scena recentemente al Camploy. 


Vorremmo che si facesse lo stesso nei nostri confronti e nei confronti di tutta la comunità LGBT veronese. La revoca della mozione del '95 con cui i cittadini e le cittadine LGBT venivano definiti “contro natura” darebbe un segnale sul fatto che Verona e i suoi amministratori sono pronti a ripartire dal 2012. Diversamente, mentre tutto il mondo corre avanti, la città mostrerebbe a tutto il mondo di continuare a correre verso quello che Tosi stesso definì nel ’95 “moralismo oltre il limite del bigottismo”. 


Se poi sono le scelte pratiche e concrete che palazzo Barbieri vuole, non mancheremo di suggerirne presto alcune per aggiungere un risvolto pratico a quello simbolico, a partire dall'impostare una serie di collaborazioni con la comunità LGBT e le sue associazioni, per quanto senza oneri per l’amministrazione, sul piano della prevenzione della violenza e del bullismo omofobico, dell’accesso diffuso alla cultura LGBT, dell’apertura della città al turismo LGBT, ecc. 


Inizierebbe allora forse l'era della "Verona 2.0".

Michele Breveglieri
Presidente Arcigay Pianeta Urano Verona

Cell. 3453270022