Verona LGBT contro omofobia e fascismo


Se volevano una risposta, l'hanno avuta eccome! Eravamo in tanti il 21 settembre contro il Convegno della cattiveria, dell'oscurantismo e del fascismo. Gioia, amore, musica e colori contro odio e grigiume. Una Non-stop dalle 8 del mattino fino a sera inoltrata, in centinaia abbiamo presidiato e sfilato per dire NO all'OMO - TRANSFOBIA!

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Verona LGBT contro omofobia e fascismo La città dell’amore come non l’avete mai vista. Le immagini di una splendida Verona LGBT durante il presidio e il corteo contro l’omofobia e il fascismo che, sabato 21 settembre, hanno visto sfilare per le strade della città veneta centinaia di persone, tra attivisti e cittadini comuni, di ogni orientamento sessuale.

Arcigay: La schizofrenia liberal di Flavio Tosi


CONVEGNO OMOFOBO A VERONA. ROMANI (ARCIGAY) A TOSI: "LA SUA È SCHIZOFRENIA LIBERAL" 

Bologna, 13 settembre 2013 - "Ci impressiona che il Sindaco Tosi non tenga minimamente conto dei contenuti degli eventi che va a patrocinare, mettendo sullo stesso piano uno spettacolo sulla diversità con un convegno omofobo": così Flavio Romani, presidente di Arcigay, replica al sindaco di Verona Flavio Tosi che ha dato il suo patrocinio al convegno "La teoria del gender: per l'uomo o contro l'uomo?", in programma nella città scaligera il prossimo 21 settembre. "Mettere sullo stesso piano - prosegue Romani - un evento che nulla toglie agli altri cittadini, ma anzi parla di convivenza tra diversità, come fu Divercity nel 2011, e uno che invece censura di fatto la abusiva e innaturale esistenza di altri cittadini, come il convegno sul gender e questa buffa parola inventata che è “l’omosessualismo”, è una cosa molto diversa. Il sindaco evidentemente è preda di una sorta di schizofrenia liberal in cui la libertà di opinione diventa un feticcio senza assunzioni di responsabilità politica e culturale su nulla: deve solo sperare che nessuno gli chieda il patrocinio per un congresso revisionista sull’olocausto o per un’assise pseudo-scientifica sulla superiorità della razza bianca. O patrocinerà anche quelli?". "Citando il patrocinio allo spettacolo Divercity del 2011 - argomenta il presidente di Arcigay - che Arcigay allora salutò come “primo segnale di discontinuità rispetto agli errori del passato”, Tosi dimentica poi di dire che non a caso non fu lui nell’allora maggioranza a presenziare all’apertura dello spettacolo, ma soprattutto che da allora ne è passata di acqua sotto i ponti: la sua maggioranza di oggi (non quella di allora) ha infatti bocciato senza troppi dubbi una mozione contro l’omofobia e di superamento delle mozioni omofobe del '95. Tosi - conclude Romani - ha scelto di riprendere tranquillamente la strada della continuità con il passato omofobo che purtroppo ha caratterizzato per lunghi anni la città di Verona: se ne assuma almeno la responsabilità sia politica che culturale".

Comunicato Stampa

Convegno omofobo a Verona: NOI CI SAREMO!

Verona Sabato 21 settembre 2013 -
Piazza Bra, davanti al Palazzo della Gran Guardia - dalle ore 8.00 del mattino, ore 18.00 del pomeriggio.

Noi ci saremo! Presidio per i diritti gay-lesbici-bisex-trans-intersex e queer. 


Per contrastare l’omofobia dei Tosi-boys e contestare gli pseudo-scienziati che parteciperanno al convegno “La teoria del gender: per l’uomo o contro l’uomo”, in pratica un’accozzaglia malassortita di antievoluzionisti e integralisti cattolici, il tutto con patrocinio di Comune e Provincia, sala gratis e saluti del vescovo, del sindaco e del presidente della Provincia di Verona. Presidio creativo con fantastici giochi a premi all’insegna del famoso torneo Tocachi-acitocatoca Il presidio va avanti tutto il giorno, per chi arriva da fuori Verona e non volesse passare tutta la giornata in Piazza consigliamo di esserci dalle 15.00 in poi, dato che da quell'ora entrerà nel vivo, altrimenti noi saremo in Piazza dalle 8.00 del mattino.

Partecipate numerosi, l’iniziativa ha già raccolto moltissime adesioni a livello locale, regionale e nazionale Vieni con noi A sbeffeggiare I supereroi I super super super Tosi-boys E’ una produzione: Circolo Pink GLBTE Verona, Arcigay Pianeta Urano Verona, Milk center Verona, Gruppo Lieviti - Bisessuali, pansessuali e queer, Arcilesbica Verona, Sportello Migranti LGBT Verona. 

Convegno alla Gran Guardia. Noi ci saremo!

COMUNICATO STAMPA CON PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE 
Il lupo perde il pelo ma non il vizio 

Convegno Gran Guardia, Verona 21 settembre 2013 - Noi ci saremo! 

Ci risiamo. L’ennesima (pericolosa) iniziativa in odor di integralismo cattolico e di omofobia, bifobia e transfobia, patrocinata dalla Provincia e dal Comune di Verona, che fornisce gratuitamente anche la sala convegni e parte del loggiato del palazzo della Gran Guardia, è alle porte. Il Convegno sarà aperto con la "benedizione" e i saluti di Flavio Tosi - Sindaco di Verona, Giovanni Miozzi Presidente della Provincia di Verona e dal Vescovo di Verona Giuseppe Zenti. Per il 21 settembre prossimo il Movimento europeo difesa della vita e l’associazione Famiglia Domani organizzano un convegno dal titolo “La teoria del gender(1): per l’uomo o contro l’uomo?”. Le due associazioni, ambedue impegnate nella difesa della famiglia “intesa come stabile e cosciente relazione di vita, spirituale e materiale, tra un uomo e una donna” (Movimento europeo difesa della vita) e nella “promozione dei valori familiari naturali e cristiani minacciati dalla degradazione culturale e morale del nostro tempo” (associazione Famiglia Domani), basterebbero da sole a identificare di che tipo di convegno si tratterà. Tra i loghi presenti sui manifesti del convegno anche quello del “Centro culturale Nicolò Stenone”, presieduto nientemeno che dal consigliere comunale, noto per i suoi interventi sessisti e omofobi, Alberto Zelger. I relatori invitati a partecipare al convegno sono ovviamente in linea con il tenore dello stesso: un gruppo di professori in parte provenienti dalle università cattoliche, in parte dipendenti pubblici, tutti rigorosamente cattolici e quasi tutti impegnati a vario titolo nella diffusione delle loro “idee” su quotidiani, periodici, radio e siti web:

 - Roberto de Mattei, docente di Storia della Chiesa, Università Europea di Roma (università fondata dalla Congregazione dei Legionari i Cristo nel 2005). Noto per le sue posizioni antievoluzioniste, pubblicizzate anche in ambiti istituzionali, per la sua critica al relativismo e alle linee di pensiero affermatesi nella Chiesa dopo il Concilio Vaticano II. E’ un noto “opinionista” di Radio Maria. Famosa sul web la sua interpretazione delle catastrofi naturali come castigo divino: in occasione del terremoto del 2011 in Giappone ha dichiarato che le catastrofi naturali possono essere, e talora sono esigenza della giustizia di Dio. Per i bimbi innocenti morti nella catastrofe accanto ai colpevoli si è trattato di un battesimo di sofferenza con cui Dio ha inteso purificare le loro anime.

 - Mario Palmaro, docente di Filosofia del Diritto, Università Europea di Roma. E’ redattore del mensile cattolico Il Timone e collabora con i quotidiani Il Foglio, Il Giornale, il mensile Studi cattolici e altre riviste specializzate. Tiene mensilmente la rubrica "Incontri con la bioetica" a Radio Maria. È segretario generale della Fondazione Emit Feltrinelli di Milano, presidente nazionale del Comitato Verità e Vita, membro dell’Associazione Giuristi per la Vita e dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani per la sezione di Monza e Brianza. In un articolo dichiara: “L'omosessualità è una condizione patologica. Dalla quale, se si vuole, si può uscire”.

 - Chiara Atzori, infettivologa, lavora all’ospedale Luigi Sacco di Milano. Sostenitrice accanita della teoria “riparativa”, in un intervento a Radio Maria ha affermato: “Credo che non sia ragionevole negare che nei paesi dove è avvenuta la normalizzazione dell’omosessualità […] i risultati sanitari sono stati devastanti. Questo è un dato di realtà che si evince sia dagli studi epidemiologici degli Stati Uniti, direi ancora di più dai dati inglesi, in cui veramente la prevalenza delle infezioni nella popolazione omosessuale sono estremamente elevate ma soprattutto dove, purtroppo, anche la propagazione di una normalizzazione dell’omosessualità non fa altro che incrementare anche i comportamenti cosiddetti esplorativi”.

 - Matteo D’Amico, docente di filosofia ad Ancona – AESPI (Associazione Europea Scuola e Professionalità Insegnante);

- Luca Galantini, docente di Storia del Diritto Moderno, Università Europea di Roma. Svolge attività di giornalista pubblicista, collaborando come editorialista sui temi di storia delle istituzioni politiche, relazioni internazionali e diritti umani sui quotidiani nazionali Avvenire, Libero, Domenicale, Liberal, Secolo d’Italia, e sulle riviste Fondazione Benecomune, Radici Cristiane;

 - Dina Nerozzi, neuropsichiatra infantile, docente di Psiconeuroendocrinologia, Università di Tor Vergata di Roma. Si è spesa contro la legge 194 mentre, in merito al “gender”, scrive: “L'ideologia di genere è il tentativo di cancellare le leggi della biologia, della genetica, delle scienza naturali, ritenute obsolete a fronte dell'avanzare della tecnologia, e la loro sostituzione con artifici giuridici inventati dall'uomo. È dunque un'ideologia che dichiara guerra non solo alla natura ma anche alla scienza e utilizza il potere giudiziario per imporre una precisa agenda politica”. 

Sono questi i personaggi che, secondo la dicitura apposta sulla richiesta al Comune di Verona di patrocinio e concessione della Gran Guardia, dovrebbero “fornire alcuni elementi di conoscenza su un fenomeno culturale che sta attraversando l’Europa e il mondo intero, senza condizionamenti idelogici, ma affrontando la questione con gli strumenti della ragione e della scienza”. Una colossale bufala, una conferma, se mai ce ne fosse bisogno, delle posizioni omofobe legate al più becero integralismo cattolico di sindaco e giunta comunale, basti ricordare la recente bocciatura, lo scorso 18 luglio, dell’ordine del giorno proposto dal centrosinistra per revocare le vergognose mozioni del 1995, con l’intervento del sindaco che dichiarava di non voler prendere posizione su fatti inerenti l’etica e la morale. Altra colossale bufala, evidentemente, visti i ponti d’oro costruiti per le suddette, discutibili associazioni e per Zelger, che nel dibattito del 18 luglio scorso si è distinto per i suoi interventi omofobi al limite dell’incitamento alla violenza. I gruppi e le associazioni lgbtqe, che da anni lavorano sul territorio veronese lottando contro le discriminazioni e per i diritti di cittadinanza, invitano i cittadini e le cittadine a protestare contro questo ennesimo evento di chiaro stampo fascista e annunciano la loro presenza durante la giornata del convegno. 

Noi ci saremo. Firme: Circolo Pink GLBTE Verona, Arcigay Pianeta Urano Verona, Milk center Verona, Gruppo Lieviti - Bisessuali, pansessuali e queer, Arcilesbica Verona, Sportello Migranti LGBT Verona. Per adesioni: info@circolopink.it - info@milkverona.it

Martedi 10 settembre 2013 alle ore 19.30 presso la sede del Milk in Via Nichesola a San Michele - Verona, riunione per decidere le modalità di partecipazione al convegno e al presidio che faremo all'esterno della Gran Guardia, la riunione è aperta a tutte e tutti.