VOTO ARCOBALENO a VERONA e PROVINCIA

Elezioni, Arcigay Pianeta Milk tira le somme della campagna Votoarcobaleno in provincia di Verona. Totale assente, o tendenzialmente bocciata, tutta l’area di destra. Sfida LGBTI solo tra Potere al Popolo, +Europa, Liberi e Uguali, Movimento 5 Stelle e PD.
Domani tempo di voto. Ma oggi è tempo di tirare le somme degli impegni assunti dai candidati e dalle candidate nella provincia di Verona sulla piattaforma LGBTI presentata da Arcigay con la campagna Votoarcobaleno (www.arcigay.it/votoarcobaleno). E’ bene infatti che gli elettori e le elettrici sappiano chi ci ha messo la faccia e chi no. Innanzitutto spicca la totale assenza di tutto lo schieramento di Centro Destra, più altri partiti di destra varia. E ovviamente del Popolo della Famiglia. Queste liste, anzi, collezionano diverse bocciature legate a posizioni precedentemente prese dai singoli o dalle loro formazioni politiche in netta opposizione ai diritti e alle libertà civili. Tuttavia anche tra le altre liste non abbondano le prese di posizione coraggiose. 

Alla CAMERA, all’uninominale, la sfida più densa tra candidate che ci hanno messo la faccia è tutta al femminile ed è nel Collegio 9 di Verona, tra Rotta Alessia (Coalizione PD, +Europa, Civica Popolare e Insieme), Biserni Marcella (Movimento 5 Stelle) e Perrelli Maria Rosaria detta Iaia (Potere al Popolo). Nel collegio uninominale 10 di Legnago, nessuno ci ha messo la faccia, mentre nel collegio uninominale 11 di Villafranca si è esposta solo Venturini Simonetta (Potere al Popolo) e nel collegio 8 di San Bonifacio solo Cecchi Luca (sempre di Potere al Popolo). Dato il sistema elettorale, occorre però tenere d’occhio anche il collegio plurinominale che è direttamente collegato a tutti gli uninominali appena citati. E allora nel collegio plurinominale 2-03 alla Camera tornano le candidature LGBTI friendly solo nelle liste di Movimento 5 Stelle (Biserni Marcella), +Europa (Thiene Federica), PD (Diego Zardini) e Potere al Popolo (Fiorenzo Fasoli). 

Al SENATO uninominale, invece spicca l’assenza pressoché totale di candidati che hanno preso posizione a favore della piattaforma, con la sola eccezione di Amico Valentina (Liberi e Uguali) nel collegio Veneto 8 di Verona, mentre nel collegio 9 di Villafranca non si è esposto nessuno. Al plurinominale del collegio Veneto 2 la scelta è relativamente maggiore. Le liste in cui ci sono candidati che ci hanno messo la faccia sono Potere al Popolo (con Antinori Alioscia, Cestara Arnaldo e Tardivello Chiara Patrizia), +Europa (Bonino Emma e Severati Diana) e Liberi e Uguali (con Chiappa Chiara). E’ bene ricordare il sistema di voto. Non si può esprimere un voto disgiunto tra uninominale e plurinominale. Sulla scheda troveremo liste plurinominali e candidat* uninominali collegati, e un voto all’uno sarà un voto automatico anche all’altro e viceversa. Nelle coalizioni tra liste nei collegi plurinominali, si può scegliere una lista anziché un’altra anche mettendo una sola croce sulla scheda su una delle liste di quella coalizione, ma all’uninominale il proprio voto andrà comunque automaticamente al candidat* collegat* all’intera coalizione. #votoarcobaleno#arcigay #4marzo #elezioni2018 #PianetaMilkVerona #arcigayverona