VERONA. «LA BENEDIZIONE A COPPIE DI FATTO»

La Chiesa cristiana antica cattolica ortodossa occidentale Sono una cinquantina a Verona i fedeli della Chiesa cristiana antica cattolica apostolica ortodossa occidentale che a breve avranno la loro chiesa. Per seguire le celebrazioni non saranno più costretti a riunirsi in posti di fortuna i seguaci di questa antichissima professione che, su tutta l'Italia, fa capo alla Diocesi di Monza Milano, prevede che i suoi diaconi e presbiteri possano essere sposati e fiorisce dalla tradizione greca presente nel capoluogo lombardo per rifarsi al contesto ecclesiale esistente al momento della separazione tra le Chiese di Oriente e quella di Occidente nell'anno 1054. Nella sala Elisabetta Lodi di San Giovanni in Valle oggi domenica alle 10,30, infatti, il benedettino padre Benedetto Franco Sordato, unico presbitero ortodosso cattolico in città e che in qualità di monaco ha fatto voto di povertà, castità ed obbedienza, riceverà la carica di abate del piccolo monastero di Madonna di Dossobuono da sua eminenza- primate d'Italia arcivescovo Giovanni Climaco Mapelli, massima carica della suddetta ecclesia dichiaratosi esplicitamente omosessuale nel 1994 con una lettera al cardinal Martini. «Sarà la mia parrocchia, andrò a vivere là ed eserciterò il ministero in quello che abbiamo battezzato piccolo monastero», spiega padre Sordato che è stato investito diacono lo scorso 2 febbraio col nome di Frà Benedetto, sempre dalle mani di mons. Mapelli, in una cerimonia solenne tenutasi in luogo laico nella medesima sala Lodi, «Nonostante il riferimento monastico del luogo, tuttavia, si tratta di due casette in legno e di un altro paio di prefabbricati generosamente donati da una famiglia di benefattori che credono nel dialogo fra religioni. Un gesto di grande generosità e civiltà che traccia nuove opportunità spirituali». Aperta al diaconato femminile e ad accogliere i divorziati, i conviventi, i risposati e ad impartire loro i sacramenti, tra cui l'eucarestia e le seconde nozze come è ancora in uso nella Chiesa di Oriente, la Chiesa cristiana antica cattolica apostolica ortodossa occidentale proclama una comunità apostolica autentica secondo il comandamento "chi tra Voi vuol essere il più grande si faccia servo di tutti!" , ( Mt. 20, 26 ). Allarga inoltre le braccia agli omosessuali e alle coppie di fatto che non sono emarginate ma possono partecipare alle celebrazioni eucaristiche e intraprendere un cammino spirituale. «La nostra è una chiesa povera che non ha nessun potere politico ed economico e permette ai suoi preti e vescovi di lavorare per non pesare sull'8 per mille», spiega fra’ Benedetto, «Non ha, inoltre, un tariffario per la celebrazione dei sacramenti e non riceve denaro per i casi di nullità dei matrimoni. Il rito della messa non si discosta da quello cattolico, ma differisce nella parte liturgica e si fanno letture recuperate agli antichi testi usati nel primo millennio della Chiesa, come ad esempio prima della consacrazione. Durante la confessione, invece, i preti non giudicano e non condannano nessuno e nelle messe esiste l'assoluzione collettiva dei fedeli». Da L'ARENA di Verona - 12 Luglio 2009