Lettera aperta al Sindaco di Verona Flavio Tosi

Arcilesbica e Arcigay di Verona inviano una lettera aperta al Sindaco sul matrimonio gay e chiedono un incontro istituzionale. Presto anche a Verona un’azione di affermazione civile per portare il matrimonio gay in Corte Costituzionale.

LA LETTERA APERTA

Gentile Signor Sindaco,

le scriviamo in qualità di cittadino e cittadina, oltre che rappresentanti di due associazioni che raccolgono complessivamente più di 2000 iscritti/e nel suo Comune. Abbiamo letto con rammarico del suo rifiuto categorico alla richiesta di Rita e Lugia di sposarle. Desideriamo allora fare una domanda e qualche considerazione, sicuri e sicure che vorrà ascoltarci.

E’ stato scritto che Rita e Luigia hanno chiesto di essere sposate personalmente da lei e per sfida. In realtà le nostre socie, di cui una in calce qui sotto come presidente di Arcilesbica, hanno chiesto a lei in quanto primo rappresentante di un’Istituzione di cui sono cittadine con tutti i doveri, ma non con tutti i diritti. E’ legittimo allora per il cittadino Flavio Tosi rifiutarsi oggi, per proprie convinzioni personali. Ma nel caso in cui vi fosse una legge che lo consentisse esplicitamente, in che senso dovremmo intendere il suo rifiuto? Lei personalmente non celebrerebbe il matrimonio delle due donne? O lei ostacolerebbe l’applicazione della legge da parte dell’Istituzione che rappresenta? Fino a che punto si spingerebbe un’obiezione di coscienza di tal genere? Fino a ledere il diritto riconosciuto di propri cittadini?

Le considerazioni, invece, vanno nel merito della questione. Due donne chiedono che il loro amore venga riconosciuto dalle istituzioni laiche di uno Stato di cui pagano le tasse e di cui sono cittadine. Viene loro risposto che la legge intende la famiglia come formazione sociale eterosessuale e che la loro prospettiva di vita in comune è un mero affare privato, mentre la potenzialità “procreativa” viene addotta di fatto come l’unico elemento meritevole di tutela pubblica nella vita civile del nostro Stato. Al di là del fatto che spesso le coppie lesbiche hanno già figli o li possono facilmente avere anche uscendo dall’Italia, consideriamo questa visione profondamente sbagliata e lesiva della dignità delle persone.

In primo luogo l’esperienza amorosa e la costruzione di legami affettivi avviene nel contesto della storia e della cultura, e il concetto di famiglia non è immodificabile, nemmeno nell’ordinamento giuridico. Lo stesso art. 29 della Costituzione è citato spesso a sproposito laddove parla di famiglia come “società naturale”, dal momento che quel riferimento alla natura sottolinea il carattere autonomo e originario della famiglia come fenomeno sociologico preesistente allo Stato e per ciò stesso da esso tutelato (e non creato) nella sua autonomia: non è un riferimento al suo carattere eterosessuale! Il fatto che la tutela della tradizione in sé non rientri nelle finalità di quell’articolo è dimostrato anche dall’evoluzione profonda che ha interessato la disciplina della famiglia e del matrimonio dal 1948 ad oggi.

Piuttosto la nostra Costituzione si è fondata principalmente sul valore del rispetto della dignità della persona umana anche nelle formazioni sociali – come la famiglia - tramite cui si esprime la sua personalità (art.2) e nel diritto a non subire discriminazioni in ragione di condizioni personali e sociali (art.3): poter costituire una famiglia optando tra le stesse alternative a disposizione dei cittadini eterosessuali fa appunto parte di quella espressione di dignità e di eguaglianza che la nostra Costituzione afferma e che oggi si rende storicamente necessario e non più prorogabile.

Esiste del resto un interesse pubblico a riconoscere una famiglia al di là della sua capacità procreativa, in quanto da una parte si rafforza il senso fondante, serio e consapevole di un legame affettivo dichiarato di fronte alla comunità e alle Istituzioni, con tutti i doveri reciproci relativi, e dall’altro si aumenta il benessere, la stabilità e la salute dei cittadini, nonché la coesione sociale e il rispetto tra gli stessi. Se così non fosse, la Costituzione e il diritto civile dovrebbero prevedere la capacità di avere figli come condizione per sposarsi, o l’incapacità come condizione per sciogliere un matrimonio, ma così non è. Piuttosto, l’ostinazione a considerare il legame amoroso tra persone dello stesso sesso “inferiore” rafforza culturalmente e politicamente quella zona grigia di “cittadinanza minore” in cui la svalutazione, il disprezzo e la discriminazione colpiscono direttamente la persona omosessuale in quanto tale.

Noi riteniamo che la politica e le Istituzioni in cui essa si esplica non possano continuare ad ignorare un dato sociologico e storico inconfutabile: ci sono modi di “fare famiglia” diversi e reali che contribuiscono già oggi di fatto alla coesione sociale, al benessere individuale e alla crescita civile della società, ma che sono totalmente ignorati o peggio delegittimati dalla politica e dal legislatore per pregiudizio ideologico o religioso o per incapacità di contemperare laicamente i diversi (ma compatibili) percorsi morali dei propri cittadini. Noi riteniamo che la gestione della polis, a cui la politica e i rappresentanti come Lei si sono dedicati, non possa ridursi alla difesa di un fortino ideologico a danno di gruppi di cittadini con diversa visione morale, quando abbia veramente a cuore il benessere e la crescita comune.

Non si tratta certo per noi di sottolineare posizioni di bottega politica, anche perchè non ci sfugge che nessun partito a Verona, né a destra né a sinistra, abbia preso posizione pubblica di fronte al suo diniego a mezzo stampa. Piuttosto ci teniamo a ricordare che il trionfo elettorale di cui è stato beneficiario a Verona ha visto probabilmente diversi gay e diverse lesbiche scegliere nell’urna il suo nome o quello della sua coalizione avendo fiducia nella capacità di gestire la “polis” con spirito non-ideologico su questi temi: non pensa che siano forse maturi i tempi per cominciare a governare le Istituzioni nella direzione del riconoscimento della dignità di tutti i cittadini, e non perchè lo dicono Arcigay e Arcilesbica di Verona, ma perché lo chiede anche parte del suo elettorato, oltre che un minimo senso di giustizia sociale e di benessere comune?

Da associazione ad Istituzione, chiediamo di poterci confrontare concretamente e serenamente attorno ad un tavolo con Lei o con rappresentanti dell’Istituzione che rappresenta, affinché si possa avviare un percorso limpido di affermazione della dignità e del benessere delle persone gay e lesbiche anche nella nostra città, comunque si riterrà di definire questo percorso nel rispetto reciproco dei ruoli e delle possibilità.

Infine, daremo presto seguito anche qui a Verona a quell’azione di affermazione civile che in tutta Italia, a partire dai dinieghi di pubblicazione di matrimonio da parte dei pubblici ufficiali dei Comuni, sta già portando davanti alla Corte Costituzionale il dibattito sulla dignità e il diritto a sposarsi per le persone omosessuali.

In attesa di un suo riscontro, porgiamo cordiali saluti e auguri di buone feste.

Michele Breveglieri (Presidente Arcigay Pianeta Urano Verona)

Luigia Sasso (Presidente Arcilesbica Juliette&Juliette Verona)

FORUM Juliette/Urano: BISESSUALITA'

MARTEDI’ 22 DICEMBRE 2009

tema della serata: BISESSUALITA'

Per gli antichi greci le persone bisessuali erano divinità…cercheremo di conoscere questa realtà, al di là di stereotipi, leggende metropolitane e luoghi comuni.

Serate di dibattito e confronto LGBT sulle tematiche, i problemi, i sogni...ed il mondo in cui viviamo.

Due Martedì al mese in sede Arcilesbica/Arcigay Verona
Dalle ore 21 in via Gela, 9 (Borgo Nuovo) Verona

FORUM JULIETTE/URANO è la nostra proposta di incontro, confronto, dibattito aperto a tutte/i soci e simpatizzanti sulle questioni, le tematiche, i problemi, i sogni, le rivendicazioni, sul mondo LGBT in generale e non solo. Serate diverse dove ognuno può esprimere la sua opinione. Durante le serate diFORUM, saranno messi a disposizione materiali informativi sull’argomento trattato.

Due Martedì al mese nella nostra sede di via Gela, 9 in Borgo Nuovo a Verona.Dalle ore 21 I dibattiti e gli argomenti di FORUM trattati in sede, potranno poi essere ripresi e sviluppati sui nostri FORUMsul web:

http://juliette.forumattivo.com

www.arcigayverona.org/forum

Per informazioni: 349.3134852 - 346.9790553
arcilesbicaverona.b
logspot.com

Franco Grillini al REBIS - Verona

Il Gruppo Giovani REBIS organizza SABATO 6 DICEMBRE 2009
presso la sede in Stradone Santa Lucia, 17 - (Zona Golosine - Verona) alle ore 19.00
Un incontro-dibattito pubblico su: OMOFOBIA E SITUAZIONE ATTUALE
ospite: Dott. FRANCO GRILLINI- Ulteriori info: http://www.grupporebis.com

Congresso Provinciale Arcigay Verona


E' convocato a norma dell'art. 9 dello Statuto dell'Associazione

il congresso provinciale di Arcigay Pianeta Urano Verona
per il
giorno 12 gennaio alle ore 20.30 in prima convocazione
e
alle ore 21 in seconda convocazione
presso Sala Barbarani in via Bertoni 4 a Verona,
con il seguente ordine del giorno:

- relazione del presidente sull'attività del Comitato nel 2009 e sulle prospettive future;

- presentazione, discussione e votazione delle modifiche allo Statuto del Comitato Arcigay Pianeta Urano necessarie alla registrazione presso il Registro Regionale delle APS del Veneto;

- presentazione e discussione delle mozioni congressuali, candidature, proposte di modifica statutaria, ordini del giorno e raccomandazioni per il XIII Congresso Nazionale di Arcigay del 12-14 febbraio 2010;

- votazione sulle mozioni congressuali;

- votazione degli ordini del giorno e delle raccomandazioni;

- elezione dei delegati del Comitato Provinciale al Congresso Nazionale;

- varie ed eventuali.

Possono candidarsi alle cariche elettive e votare tutti i soci Arcigay iscritti entro la data odierna e residenti nelle province di Verona e Vicenza, nonchè i residenti in altre province ma che abbiano chiesto di essere iscritti al Comitato di Verona.

Per l'accredito alla partecipazione è necessario essere muniti di documento di identità personale.

Il Presidente
Michele Breveglieri

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Il XIII Congresso Nazionale di Arcigay del 12-14 febbraio 2010 si svolgerà a Perugia.
Qui sotto i regolamenti congressuali e le due mozioni congressuali presentate.

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Leggi il Regolamento congressuale completo approvato dal Consiglio nazionale

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Leggi tutte le date dei Congressi provinciali

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I congressi provinciali su Facebookhttp://www.facebook.com/event.php?eid=192033859048


- Leggi le due MOZIONI CONGRESSUALI

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ESSERE FUTURO

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INARRESTABILE CAMBIAMENTO

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Leggi le proposte di modifica dello Statuto nazionale

Bell'articolo di Queer Blog su Verona LGBT

Un ringraziamento di cuore alla redazione di Queer Blog per questo articolo davvero carino.

E' "politica" di Arcigay Pianeta Urano Verona in collaborazione con tutte le altre realtà lgbt della città, associazioni, gruppi, locali o gruppi di spettacolo e divertimento, a partire da Arcilesbica Verona, di cercare sempre di più un miglioramento delle condizioni di vivibilità per la comunità LGBT veronese.

A Verona un video col medio alzato per dire basta all'omofobia

Leggi l'articolo su Queer Blog

Dire che Verona sia una bella città è tanto inutile quanto scontato. Affermare che a Verona esiste una giunta comunale, capitanata da Flavio Tosi che mal sopporta lui e gli altri la comunità glbt è cosa risaputa. Nella città dell’amore, spesso per gay,lesbiche e transessuali, la vita si è fatta difficile, attaccata da neonazisti, bacchettoni e violenti. Poche davvero le realtà sul territorio se non si esclude la splendida realtà di Arcigay e qualche locale.

Però la città è viva, gli omosessuali non tentano di nascondersi; anzi questo video che vi presentiamo, realizzato contro l’omofobia da alcuni ragazzi veronesi per Milord & Luclà Cafè in qualche modo, rappresenta la vitalità e la voglia di far conoscere a tutti quanto sia normale vivere la propria e altrui omosessualità.

Io penso che essere una persona significhi avere la libertà di essere se stessi. Non importa cosa pensano gli altri; solo avere la libertà di essere te, senza avere paura. Perché se non sei te stesso, allora chi sei?”


Intervista a Gustav Hofer e Riccardo Gottardi

Intervista di YOUDEM.TV a Gustav Hofer e Riccardo Gottardi
dalla "Festa Democratica" di Genova.

AMARSI E' REATO


Attentato a Tel Aviv: Solidarietà di Arcilesbica e Arcigay Verona

Le Associazioni ARCILESBICA Juliette e Juliette e ARCIGAY PIANETA URANO di Verona, esprimono la propria e solidarietà all'associazione LGBT "Agudah" di Tel Aviv per il gravissimo attentato subito sabato 1 Agosto 2009.
Ci sentiamo vicini nel profondo dolore che ha colpito tutta la Comunità LGBT israeliana e di Tel Aviv in particolare, per la morte di due giovani e per tutti i feriti.

Articolo di REPUBBLICA

Un uomo armato ha fatto irruzione nei locali di una associazione glbt
Le vittime sono un ragazzo e una ragazza. L'assalitore è riuscito a fuggireTel Aviv,


assalto a circolo gay
uccise due persone, dodici feriti


TEL AVIV - Due giovani, un ragazzo e una ragazza, sono stati uccisi e altre dodici persone sono rimaste fetite in serata in seguito a un assalto compiuto da uno sconosciuto armato in un circolo gay nel centro di Tel Aviv. L'uomo, a volto coperto, ha fatto irruzione nel locale e da distanza ravvicinata ha aperto il fuoco in tutte le direzioni. Poi è riuscito a fuggire. "Crediamo che sia un episodio di stampo essenzialmente criminale" ha detto il capo della polizia di Tel Aviv, Shahar Ayalon. L'ipotesi di un attentato palestinese non viene esclusa a priori, ma non sembra per ora quella più credibile.

Implicitamente lo ha confermato lo stesso Ayalon quando, in risposta ad una domanda dei cronisti che chiedevano dettagli sulla caccia all'assalitore, ha precisato che i locali pubblici vicini non hanno avuto ordine di chiudere.

L'attacco è avvenuto nella sede dell'"Agudah", "Associazione israeliana per i diritti del singolo", dove si riuniscono membri della comunità glbt, al numero 28 di via Nachmani, nella zona centrale della città. Si tratta di un locale aperto da oltre 15 anni che offre accoglienza a giovani gay e lesbiche. Questi sono soliti incontrarsi più numerosi il sabato sera.

Il locale era molto affollato quando l'assassino, vestito di nero e con il volto coperto, ha fatto irruzione e ha aperto il fuoco con una mitraglietta Uzi. Le vittime sono un ragazzo e una ragazza molto giovani. I feriti sono almeno dodici, di cui quattro versano in gravi condizioni.

Secondo alcune testimonianze, dopo l'attacco l'assalitore avrebbe cercato di raggiungere un altro locale per omosessuali, situato poco distante. Ma per ragioni ancora non accertate ha poi preferito dileguarsi.
Ha sparato senza dire nulla ma i responsabili dell'associazione hanno dichiarato che probabilmente si è trattato di un attacco mirato contro la comunità omosessuale, anche se minacce specifiche nei loro confronti non c'erano state. Hanno comunque lamentato i continui attacchi verbali fatti nei loro confronti dai rabbini ortodossi.

"Si tratta dell'attacco più grave nei confronti della comunità omosessuale" ha detto il parlamentare Nitzan Horowitz. Alcuni anni fa un ebreo integralista ferì a pugnalate, a Gerusalemme, tre partecipanti ad una Gay Parade.

Nel centro di Tel Aviv si sono viste stasera scene di dolore miste a sorpresa. Molti hanno pensato agli anni bui dell'intifada armata, quando i kamikaze palestinese seminavano la morte nel centro della città. Ma stasera, a quanto pare, la morte è stata causata da un "cri
mine d'odio" e intolleranza, interno a Israele.
(1 agosto 2009)

Ultime notizie e appuntamenti Luglio-Agosto 2009


Sede Orari estivi

La sede di Arcigay Pianeta Urano Verona e Arcilesbica Verona si trova in Via gela , 9 (quartiere Borgo Nuovo)
Nel mese di Luglio è aperta solo il Martedì sera dalle ore 21 - Agosto Chiuso. L'attività riprenderà a settembre.
CONTATTI : Tel. 346.9790553 dalle 20 alle 24 (Arcigay ) 349.3134852 ( Arcilesbica)
e.mail:
info@arcigayverona.org - verona@arcilesbica.it

TDO- Forum pubblico al PADOVA PRIDE VILLAGE
La compagnia di Teatro dell’Oppresso LGBT “L’ALTRA FACCIA DEL DADO” di Verona, presenta un forum pubblico al Padova Pride Village - lunedi 3 agosto 2009 alle ore 21.00.
Leggi: http://teatrodelloppressolgbt.blogspot.com/

Coppie e famiglie LGBT - Sosteniamo la sentenza del tribunale di Venezia
In merito all’ordinanza con la quale il Tribunale di Venezia ha sollevato la questione di legittimità costituzionale del divieto per una coppia dello stesso sesso di potersi sposare, Il Consiglio Nazionale di Arcigay...
Leggi: http://arcigayverona.blogspot.com/2009/07/sosteniamo-lordinanza-del-tribunale-di.html

Arcigay risponde a Franceschini in merito a coppie gay
Per fortuna cos'è famiglia non lo decide Franceschini...
Leggi: http://politicalgbtvr.blogspot.com/2009/07/arcigay-risponde-franceschini-su-coppie.html

Sosteniamo l'ordinanza del Tribunale di Venezia

In merito all’ordinanza con la quale il Tribunale di Venezia ha sollevato la questione di legittimità costituzionale del divieto per una coppia dello stesso sesso di potersi sposare, Il Consiglio Nazionale di Arcigay (che si è riunito domenica 12 luglio 2009) auspica che la Corte accolga l’ordinanza e ha chiesto alla Segreteria Nazionale di intraprendere tutte le iniziative che riterrà opportune per sostenere l’esito favorevole del giudizio della Corte.

Probabilmente entro un anno la Corte Costituzionale si dovrà pronunciare rispetto al fatto che ad una coppia gay, che è stata assistita dall’avvocato Francesco Bilotta della Rete Lenford e dall’Associazione Radicale Certi Diritti, sia stato negato dall’ufficiale di Stato Civile del Comune di Venezia l’iscrizione al registro delle coppie sposate. Infatti, il Tribunale di Venezia, il 3 aprile 2009, ha sospeso il giudizio appellandosi al parere della Corte Costituzionale.

“L’iniziativa intrapresa – sottolinea Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay – sollecita tutto il movimento lgbt italiano a dispiegare un’azione di corretta informazione e di sostegno rispetto alla necessità che in questo paese ai cittadini omosessuali siano riconosciuti pari diritti e pari doveri. L’uguaglianza e la libertà, valori non negoziabili in tutte le democrazie mature, vanno affermati con determinazione e serietà”.

“Per queste ragioni – conclude Aurelio Mancuso – Arcigay dall’autunno dispiegherà una campagna sociale e culturale a sostegno dell’ordinanza, e più in generale di affermazione della dignità e della parità di tutte le persone e le coppie gay e lesbiche”.

SCARICA IN ALLEGATO IL DISPOSITIVO DEL CONSIGLIO NAZIONALE ARCIGAY
12 luglio 2009

TDO: FORUM PUBBLICO AL PADOVA PRIDE VILLAGE


LA COMPAGNIA
L’ALTRA FACCIA DEL DADO
PRESENTA:

FORUM PUBBLICO AL PADOVA PRIDE VILLAGE

La compagnia di Teatro dell’Oppresso LGBT “L’ALTRA FACCIA DEL DADO” di Verona, presenta un forum pubblico al gay village di Padova lunedi 3 agosto 2009 alle ore 21.00.
Verranno presentate al pubblico delle scene di “oppressione” che coinvolgono persone omosessuali e trans ispirate a casi reali.
Il Teatro dell’Oppresso (TDO), è un teatro “interattivo” in cui il pubblico ha modo di entrare in scena e diventare parte attiva della storia rappresentata e quindi ha modo di interagire con gli altri attori nel “qui e ora “ dello spazio scenico.
Il TDO consente di affrontare le tematiche sociali di vario tipo, con un pubblico che partecipa alla scena portando il proprio contributo in termini di idee, proposte di cambiamento e di soluzione, rispetto a situazioni che altrimenti seguono i “copioni decisi da altri”, come spesso sono i “copioni della vita sociale”.
Con il TDO si affrontano gli stereotipi, i conflitti sociali, i pregiudizi palesi, ma anche quelli più sotterranei e soprattutto, le figure del “oppressore” e del “oppresso” nelle varie dimensioni della vita sociale.

Per qualsiasi informazione telefonare ad Ermanno Marogna conduttore del gruppo al nr. 349 4641139 o scrivere una mail a:ermannovr@yahoo.it

Riapre la Libreria Babele


Una Buona notizia.

RIAPRE LA LIBRERIA BABELE - Punto di riferimento dei gay milanesi


di Marco Volante

La Libreria Babele torna ad aprire le sue porte al pubblico. Dopo mesi di dubbi circa le sorti del celebre punto di riferimento della cultura LGBT milanese, oggi alle 18,30
la Babele riapre i battenti, grazie alla tenace volontà della nuova proprietà, in Viale Regina Giovanna 24/b, con un vernissage affollato di amici, personaggi, autori.

L’intricata vicenda della chiusura era stata sulla bocca dei milanesi fino a poco tempo fa e le voci di una prossima riapertura si facevano sempre più insistenti, finché l’atteso annuncio non è giunto attraverso la rete. Con la pagina La Babele GLBT Bookshop & More, che ha già raccolto un migliaio di “amici” su Facebook in meno di un mese, Christian, uno dei nuovi animatori della Babele, ha invitato tutti alla felice riapertura nella nuova sede. Babele release 3.0 è stata subito rinominata da Daniele sul suo blog, per ricordare che la prima libreria fu aperta da Felix Cossolo in Via Sammartini, per poi essere trasferita una decina di anni fa da Gianni Delle Foglie in un grande spazio a due passi da Piazza Cadorna, nello stesso edificio in cui si scriveva anche la rivista Pride.

Oggi la Babele si trasferisce e si rinnova, va ad offrire i suoi scaffali in uno dei quartieri più gai della città, Porta Venezia, carica della storia di cui si è resa protagonista e della consapevolezza di non essere semplicemente un negozio in cui si vendono libri, ma un punto di riferimento per tutti coloro i quali vogliono leggere della ricchezza della differenza e vogliono avvicinarsi al mondo LGBT in un modo diverso dal rutilante e scintillante mondo dell’enterteinment.

Alla Babele per tanti anni hanno scintillato gli occhi di Gianni che con lo sguardo era come se ti accarezzasse e ti accompagnava con amore a scegliere il libro da portar via, fosse un classico latino o uno di quei libri che si leggono con una mano sola. La Libreria Babele è anche questo.

VERONA. «LA BENEDIZIONE A COPPIE DI FATTO»

La Chiesa cristiana antica cattolica ortodossa occidentale Sono una cinquantina a Verona i fedeli della Chiesa cristiana antica cattolica apostolica ortodossa occidentale che a breve avranno la loro chiesa. Per seguire le celebrazioni non saranno più costretti a riunirsi in posti di fortuna i seguaci di questa antichissima professione che, su tutta l'Italia, fa capo alla Diocesi di Monza Milano, prevede che i suoi diaconi e presbiteri possano essere sposati e fiorisce dalla tradizione greca presente nel capoluogo lombardo per rifarsi al contesto ecclesiale esistente al momento della separazione tra le Chiese di Oriente e quella di Occidente nell'anno 1054. Nella sala Elisabetta Lodi di San Giovanni in Valle oggi domenica alle 10,30, infatti, il benedettino padre Benedetto Franco Sordato, unico presbitero ortodosso cattolico in città e che in qualità di monaco ha fatto voto di povertà, castità ed obbedienza, riceverà la carica di abate del piccolo monastero di Madonna di Dossobuono da sua eminenza- primate d'Italia arcivescovo Giovanni Climaco Mapelli, massima carica della suddetta ecclesia dichiaratosi esplicitamente omosessuale nel 1994 con una lettera al cardinal Martini. «Sarà la mia parrocchia, andrò a vivere là ed eserciterò il ministero in quello che abbiamo battezzato piccolo monastero», spiega padre Sordato che è stato investito diacono lo scorso 2 febbraio col nome di Frà Benedetto, sempre dalle mani di mons. Mapelli, in una cerimonia solenne tenutasi in luogo laico nella medesima sala Lodi, «Nonostante il riferimento monastico del luogo, tuttavia, si tratta di due casette in legno e di un altro paio di prefabbricati generosamente donati da una famiglia di benefattori che credono nel dialogo fra religioni. Un gesto di grande generosità e civiltà che traccia nuove opportunità spirituali». Aperta al diaconato femminile e ad accogliere i divorziati, i conviventi, i risposati e ad impartire loro i sacramenti, tra cui l'eucarestia e le seconde nozze come è ancora in uso nella Chiesa di Oriente, la Chiesa cristiana antica cattolica apostolica ortodossa occidentale proclama una comunità apostolica autentica secondo il comandamento "chi tra Voi vuol essere il più grande si faccia servo di tutti!" , ( Mt. 20, 26 ). Allarga inoltre le braccia agli omosessuali e alle coppie di fatto che non sono emarginate ma possono partecipare alle celebrazioni eucaristiche e intraprendere un cammino spirituale. «La nostra è una chiesa povera che non ha nessun potere politico ed economico e permette ai suoi preti e vescovi di lavorare per non pesare sull'8 per mille», spiega fra’ Benedetto, «Non ha, inoltre, un tariffario per la celebrazione dei sacramenti e non riceve denaro per i casi di nullità dei matrimoni. Il rito della messa non si discosta da quello cattolico, ma differisce nella parte liturgica e si fanno letture recuperate agli antichi testi usati nel primo millennio della Chiesa, come ad esempio prima della consacrazione. Durante la confessione, invece, i preti non giudicano e non condannano nessuno e nelle messe esiste l'assoluzione collettiva dei fedeli». Da L'ARENA di Verona - 12 Luglio 2009

Lettera aperta all’Hellas Verona

L’adesione dell’Hellas alla rete FARE non rimanga lettera morta: il 17 maggio è l’occasione migliore per dimostrarlo “in campo”.Abbiamo appreso con interesse dell’adesione dell’ Hellas Verona alla rete europea FARE contro il razzismo, la discriminazione e l’omofobia nel calcio. Ci rallegriamo di una scelta tanto coraggiosa, ma vorremmo che non rimanesse lettera morta.

Purtroppo nel calcio e tra la tifoseria calcistica si esprime spesso un’ostilità culturale e sociale profonda contro le diversità sessuali: epiteti, slogan offensivi, insulti. Calciatori e arbitri vengono spesso insultati e denigrati con epiteti sessisti o omofobi. Lesbiche, gay e bisessuali sono spesso costretti a negare o rendere invisibile la propria diversità per timore di conseguenze pesanti, in campo o tra gli spalti. Purtroppo l’omofobia ed il sessismo sono spesso legati alla logica culturale del calcio ed è per questo che la lotta all’omofobia è uno degli ambiti espliciti di lavoro di FARE da quando, nella conferenza UEFA “Uniti contro il Razzismo” di Barcellona del 2006, si tenne anche un workshop sull’omofobia organizzato in sinergia con EGLSF (European Gay and Lesbian Sport Federation) , in cui per la prima volta la UEFA riconosceva l’esistenza dell’omofobia nel calcio.
Creare un’atmosfera di accettazione dei gay e delle lesbiche nel mondo dello sport e del calcio, riconoscendone in primis l’esistenza e il diritto a non essere invisibili, dovrebbe essere un dovere normale delle organizzazioni sportive e dei loro leader. La trasformazione delle strutture esistenti di vincoli maschili nel calcio in una nuova forma di solidarietà, può essere creata sia sul campo che sugli spalti. Raggiungere tale obiettivo consentirebbe di migliorare la qualità della vita di gay, lesbiche e bisessuali nella nostra società, partendo proprio dai luoghi di aggregazione sociale come gli ambienti sportivi, nei quali molti ragazzi e ragazze omosessuali spesso subiscono, in silenzio, forti pressioni e atti discriminatori che producono non solo l'abbandono dell'attività sportiva, ma anche emarginazione sociale.
E’ proprio in virtù di questo nuovo ed esplicito impegno dell’Hellas Verona contro la discriminazione che chiediamo un gesto concreto a partire già dal prossimo 17 maggio, Giornata Mondiale contro l’Omofobia. L’Hellas ha bandito alcuni concorsi FARE contro la discriminazione, di cui l’ultimo partirà tra una settimana e prevede la premiazione in campo proprio il 17 maggio: dedicarlo esplicitamente alla lotta all’omofobia sarebbe l’occasione più adatta e semplice per dare subito un segnale di impegno concreto dell’Hellas nella direzione della non discriminazione e della relativa assunzione di responsabilità anche rispetto alle persone gay, lesbiche e bisessuali che amano lo sport, il calcio e la propria squadra.
In ogni caso Arcigay, Arcilesbica e GSI (Coordinamento italiano lesbiche, gay, bisessuali e trans nello sport) sono disponibili ad un incontro di conoscenza reciproca e saranno felici di dare il proprio contributo alla comune battaglia contro le discriminazioni nello sport.
Cordiali saluti.

Michele Breveglieri
Presidente Arcigay Verona

Luigia Sasso
Presidente Arcilesbica Verona

Fabrizio Marrazzo
Responsabile Nazionale Sport Arcigay
Membro GSI – Gay Sport Italia

Fabrizio Mescoli
Presidente SCI.G. Veneto
Membro GSI – Gay Sport Italia

Per contatti: Michele Breveglieri
presidente@arcigayverona.org
http://www.arcigayverona.org/

Sorelle della Perpetua Indulgenza Verona

Un miracolo? Una benedizione del cielo?
Chissa? Le famose vie del... vabbè già la sapete.

Comunque:A Verona si è formato un gruppo di sorelle che vuole darsi da fare in modo simpatico, gioioso e divertente su tante cose; Dalla lotta contro l'Aids a quella contro l'omofobia.

Vi terremo informate/i su questi canali.

SORELLE DELLA PERPETUA INDULGENZA
Dell'antico Monastero di Pianeta Urano


Se vuoi far parte del nostro ordine o semplicemente scriverci:
sorelle@arcigayverona.org

Pride Nazionale - 27 Giugno 2009

Genova Pride 2009, sarà il 27 Giugno
Il Pride del 2009 è per noi l’occasione di sottolineare la piena cittadinanza delle persone LGBTQI (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersessuali) italiane. La nostra presenza sociale è oggi considerata dalla gran parte della società italiana un fatto positivo e arricchente dei differenti vissuti e punti di vista. Per questo riteniamo che nel pieno della crisi economica e sociale del Paese sia nostro dovere sottolineare come le persone LGBTQI condividano la preoccupazione per la perdita del posto di lavoro, per la restrizione della disponibilità di reddito, per la precarizzazione esasperata della propria esistenza. Ribadiamo con forza che l’Italia cambierà solamente quando diritti civili e diritti sociali saranno collegati insieme in un progetto di mutamento delle condizioni concrete delle persone.
La nostra piattaforma rivendicativa, è rimasta sostanzialmente immutata dal Pride nazionale diRoma del 2007 passando per il Pride nazionale di Bologna del 2008. Questo dimostra l’arretratezza e l’immobilismo della politica italiana. Nel 2009 vogliamo aggiungere alle nostre specifiche e legittime aspirazioni un messaggio politico di aggregazione di tutte le forze sociali e culturali italiane affinché dalla crisi economica, dall’assenza di diritti civili, dalla incertezza del lavoro sia possibile uscire costruendo una nuova idea di società plurale e solidale. Per tutte queste ragioni, il 27 giugno, vigilia del quarantennale del movimento mondiale, il Genova Pride 2009, sarà la manifestazione nazionale dei diritti, delle libertà, della solidarietà, del lavoro e della sua sicurezza, un’iniziativa aperta, di dialogo tra differenti culture, orientamenti sessuali, identità di genere, provenienze etniche, politiche e religiose. In particolare siamo impegnati per la tutela e aiuto nei confronti delle persone LGBTQI appartenenti a etnie e religioni provenienti da paesi ove sono perseguitate. È per noi essenziale ribadìre la difesa della Costituzione e della laicità dello Stato, insieme alla difesa e promozione della vita e dignità delle persone e delle famiglie LGBTQI in particolare contrastando l’ondata di omofobia, lesbofobia, transfobia che si è abbattuta negli ultimi anni nel nostro Paese. Un laboratorio per sperimentare nuovi percorsi anche dentro il movimento LGBTQI, che deve saper interpretare l’impetuoso cambiamento economico e sociale determinato dalla crisi.

Comitato Genova Pride
Pride nazionale LGBTQI 2009
lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersessuati

comitato@genovapride.it - http://www.genovapride.it/

Lesbiche in corteo contro le ronde

BOLOGNA. LESBICHE IN CORTEO:
PIU' BIONDE, MENO RONDE

Il 70% degli stupri avviene tra le mura domestiche 
domenica 08 marzo 2009 , di il Resto del Carlino

GLI SLOGAN contro le ronde hanno contrassegnato la manifestazione anti-violenza di ieri sera organizzata, in occasione dell'8 marzo, dall'Assemblea cittadina di donne e lesbiche. All'appello hanno aderito un centinaio di manifestanti. Poche le presenze maschili, tanti i cartelli esibiti nella pancia del corteo partito da piazza dell'Unità alle 21 e diretto in piazza Verdi: Se la famiglia è sacra, perché massacra?'; Chi ci difende dalle ronde?'; e ancora Più bionde, meno ronde'. Ad aprire la sfilata, accompagnata da un camion per la musica e gli interventi, è stato lo striscione che recitava Affermiamo la nostra libertà, no alla logica della paura'. «La violenza sulle donne non è un problema politico né di ordine pubblico ha detto al megafono una delle partecipanti . Più di 150 donne vengono ammazzate ogni anno dalla violenza maschile, che fa più morti della criminalità organizzata. E il 70% degli stupri avviene tra le mura domestiche». Oggi sono in programma altre iniziative pubbliche sul tema. Un brindisi in musica contro tutte le violenze e le paure' è il titolo di quella organizzata dal Pd, a partire dalle 10, in via Martelli, nei pressi del luogo in cui una quindicenne è stata aggredita da un tunisino. All'appuntamento prenderanno parte i candidati del Pd Flavio Delbono e Beatrice Draghetti, presidente uscente della Provincia. Alfredo Cazzola, invece, sarà al gazebo della Lega Nord in piazza Galvani dove, oltre a distribuire volantini e mimose, si raccoglieranno anche firme a favore della castrazione chimica. Sarah Buono

Pianeta Urano nuovo direttivo

ARCIGAY PIANETA URANO VERONA
Comitato provinciale


Informiamo che Venerdì 23 Gennaio 2009 si è svolto a Verona, presso la Sala BARBARANI (sede Legambiente Verona), il 4°Congresso Provinciale di ARCIGAY PIANETA URANO.
Il Congresso ha eletto un nuovo consiglio direttivo ed un nuovo presidente.

La composizione è la seguente:

Presidente: MICHELE BREVEGLIERI
Vicepresidente: RITA DI MARTINO

Consiglio Direttivo:

FEDERICO MAGNANI
STEFANO P.
ROBERTO S.
ROBERTA S.
ZENO MENEGAZZI


Revisori dei conti:
LUIGIA S.
MASSIMO E.


Il presidente eletto MICHELE BREVEGLIERI, per diversi anni attivista radicale, collaboratore della sezione veronese di Amnesty International e candidato a Verona alla carica di consigliere comunale nella lista dei Verdi alle elezioni amministrative 2007, subentra nella carica di presidente a ZENO MENEGAZZI, attivista storico del movimento LGBT
veronese.


Al congresso erano presenti diversi ospiti: ALESSANDRO ZAN, Presidente Arcigay Veneto, FABIO SACCA' in rappresentanza della Segreteria Nazionale Arcigay, ERMANNO MAROGNA di Sostegno Gay di Verona, SEBASTIANO RIDOLFI direttore di Romeo in Love (Radio LGBT Universitaria), una delegazione del coordinamento studentesco di Verona oltre ad Arcilesbica
Verona con la quale il comitato condivide la quasi totalità delle iniziative.
E' per noi inoltre motivo d'orgoglio, che nel nuovo direttivo sia entrata una persona disabile.
Assieme al consigliere ROBERTO S., il comitato intende portare avanti progetti ed iniziative sul rapporto omosessualità e disabilità.
Oltre al programma politico e di attività per il triennio 2009-2011, è stato anche approvato un ordine del giorno dal titolo: Sostegno alle persone lgbt con HIV, promozione della salute e prevenzione nel contesto locale.
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Comitato Provinciale
ARCIGAY PIANETA URANO VERONA
Via Gela, 9 - 37138 VERONA
Tel.338.1067300

info@arcigayverona.org
http://www.arcigayverona.org


 

Congresso 2009


IV° Congresso Provinciale
Arcigay Pianeta Urano Verona


23 Gennaio 2009
Sala “BARBARANI” - Via Bertoni, 4 (Verona)


A norma di statuto dell’associazione, è convocato il Congresso del Comitato Provinciale Arcigay “Pianeta Urano” di Verona il giorno Venerdì 23 Gennaio 2008 alle ore 20.30 in prima convocazione, e alle ore 21.00 in seconda convocazione,
in Sala Barbarani, via Bertoni 4
(presso la sede di LEGAMBIENTE VERONA),
con il seguente ordine del giorno:

- Registrazione dei Soci e delle Socie
- Saluti ed interventi degli ospiti
- Relazione del presidente uscente
- Discussione ed approvazione delle modifiche allo statuto del comitato
- Elezione del collegio dei revisori dei conti
- Elezione degli organismi dirigenti: Presidente e consiglio direttivo
- Intervento di presentazione del nuovo presidente
- Presentazione e discussione Ordini del Giorno
- Linee politiche e programma attività associativa 2009-2011


Al congresso possono partecipare tutti i soci iscrittiall’Arcigay residenti nelle province di Verona, Vicenza, e BellunoRichieste di candidature per il direttivo o presentazioni diliste di direttivi si possono fare entro il giorno 11 Gennaio 2009 inviandoli a: info@arcigayverona.org

Avviso di questa convocazione congressuale è affisso neilocali affiliati della provincia e sul sito ufficiale dell’associazione con decorrenza dalla data 03-01-2009secondo norma dello statuto.

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Comitato Provinciale – Arcigay Pianeta Urano Verona
Via Gela, 9 – 37138 Verona Tel: 338.1067300