YMCA - Le giovani serate del MILK


YMCA - Le giovani serate del MILK
LETS' DANCE
Balliamo e ci divertiamo in compagnia
con Giochi, Karaoke e Wii a volonta!
La prima di una nuova serie di serate all'insegna del divertimento,
del gioco, dell'allegria.

con Aperitivo e Stuzzichini

Il prossimo 26 Novembre si comincia.
Sei dei nostri?
Ti aspettiamo!

Quando:
Sabato 26 Novembre 2011
dalle ore 20.30

Dove:
MILK LGBT COMMUNITY CENTER
Via A. Nichesola, 9 - Verona (San Michele Extra)
Informazioni: 346.9097553
e-mail:
andrea@arcigayverona.org - giovani@arcigayverona.org

Organizzazione:
YMCA Staff / Arcigay Pianeta Urano Verona

Prendo la bici e vado inAustralia - incontro con Francesco Gusmeri

ARCIGAY PIANETA URANO VERONA e BOCU' LIBRERIA
Presentano:
Prendo la bici e vado in AustraliaIncontro con Francesco Gusmeri
In un periodo storico in cui l’Italia diventa, sempre di più, un Paese da cui fuggire, Arcigay Pianeta Urano Verona e la Libreria Bocù vi propongono un incontro con Francesco Gusmeri, che ha dato voce al proprio desiderio di libertà intraprendendo, fra il 2007 e il 2008, uno straordinario viaggio in bicicletta da Brescia a Melbourne e raccontandolo nel libro "Prendo la bici e vado in Australia"

(Ediciclo Editore). Un "viaggio della vita" sognato per quasi cinque anni; un’idea che non è rimasta sulla carta ma si è concretizzata in un lungo balzo verso oriente di quasi 30.000 chilometri. E una volta a destinazione, un’idea ancora più folle: la tentazione di restare all’altro capo del mondo per non tornare più.  «Bisogna essere abbastanza disperati, desiderare la fuga più di tutto. Io vivo a Brescia, gli argomenti che vanno per la maggiore sono la figa e i motori. Già i ciclisti vengono guardati male,
figuriamoci i ciclisti gay. La nostra è una società rigida che non ti permette di essere te stesso. Se vuoi farlo, prima o poi, arrivi a un punto di rottura. Per me è stato il viaggio in Australia».


SABATO 1° OTTOBRELIBRERIA BOCU' - Vicolo Samaritana
Galleria Mazzini 1/B - Verona


1° Anniversario MILK Verona: Sabato 10 Settembre 2011


In un anno ne abbiamo fatte di tutti i colori...
E vogliamo continuare cosi!
Sabato 10 Settembre 2011
1° Anniversario del MILK Verona LGBT Community Center

Ore 19.00: aperitivo
Ore 20.30: cena buffet
Ore 22.00: Spettacolo Drag Queen ed estrazioni premi
Ore 00.01: Taglio del nastro con brindisi e torta


Via A. Nichesola, 9 - Verona (San Michele Extra)
www.milkverona.it - www.arcigayverona.org/sito - www.julietteverona.it - www.gruppogasp.it

APERITIAMO: Tutti i Venerdì d'Agosto al MILK Center

AGOSTO...
Moglie (o marito) mia non ti conosco! Perchè vado al Milk!
si organizza: "LE SERE D'AGOSTO"

- Venerdì 29 Luglio ore 20
- Venerdì 05 Agosto ore 20
- Venerdì 19 Agosto ore 20
- Venerdì 26 Agosto ore 20

Aperitivi con chiacchere, musica, stuzzichini e compagnia.
Non Mancare

GRIGLIATA RAINBOW 2011

Perchè anche noi nelle tradizioni crediamo, soprattutto quelle gastronomiche,anche quest’anno...
Siete tutti invitatialla nostra tradizionale...

GRIGLIATA RAINBOW 2011
Domenica 24 Luglio 2011
a partire dalle ore 12.30A VILLAFRANCA

immersi nel verde e nel fresco dell’ombraTanta buona carne alla grigliae un Ricco Menù vegetariano e Vegan

Per concludere insieme in bellezza, l’intensa stagione 2010/2011 di attività ed iniziative realizzate al MILK, in attesa della riapertura a Settembre.

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presso Agricamping Tione
Via Porta, 16 a VILLAFRANCA di VERONA - dietro gli impianti sportiviA
soli Euro 15,00
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Solo su prenotazione al. n. 345.5787674
Per ulteriori informazioni:

La sfilata del Gay Pride a Milano

La sfilata del Gay Pride a Milano
Pisapia: un orgoglio per la città


Il corteo attraversa il centro e guarda a New York e alla legge sui matrimoni omosessuali. L'assessore Majorino conferma: "Avremo un registro delle coppie di fatto, è nel programma"Un arco arcobaleno ha segnato la partenza delle decine di migliaia del corteo del Gay Pride a Milano.
Da Repubblica.it - 25.06.2011


La manifestazione, aperta dalle note di 'Fratelli d'Italia', vede la partecipazione di tutte le principali associazioni omosessuali, da Arcigay e Arcilesbica alle Famiglie Arcobaleno, dai genitori omosessuali all'Associazione Radicale. Ma soprattutto ci sono tante persone senza simboli se non l'arcobaleno, chi sul viso, chi tra i capelli, chi sulla maglietta o sventolato su una bandiera. Il corteo per le vie del centroAl corteo, che si chiude a piazza Castello, si sono unitii carri tra cui quello "egiziano" che l'Arcigay aveva già presentato ad inizio mese a Roma. A sostenere lo striscione che apre il corteo con la scritta 'Milano siamo anche noi' ci sono fra gli altri Alessandro Cecchi Paone e Ivan Scalfarotto. Tra i cartelli uno si riferisce anche all'ex sindaco Letizia Moratti. 'Letizia guardaci: belli, colorati e patrocinati'.La manifestazione ha ricevuto, per la prima volta, il patrocinio del Comune rappresentato dall'assessore al Welfare, Pierfrancesco Majorino, che ha voluto subito spegnere qualsiasi accenno di polemica per la mancata partecipazione del sindaco Giuliano Pisapia. "Abbiamo dato il patrocinio - ha detto Majorino - sono venuto a rappresentare la giunta, penso che il discorso sia chiuso". E proprio Majorino ha Letto il saluto del sindaco Pisapia ai partecipanti. "Buona Milano, - ha scritto il sindaco- accolgo la vostra manifestazione con soddisfazione perché dopo 18 anni di chiusura e ostracismo è stata approvata all'unanimità dalla giunta di Milano la concessione del patrocinio di quella che consideriamo un momento importante di accoglienza e di riconoscimento di una parte della cittadinanza. E' un orgoglio per Milano - prosegue il saluto del sindaco - perché quello della riaffermazione e del riconoscimento dei diritti di tutti è un principio irrinunciabile. E' in nome di questo principio, che non tradiremo e che ci impegnamo a realizzare, che governeremo la citta'. Mi sono sempre impegnato per impedire ogni discriminazione, nella nostra Milano non ci saranno ghetti, non ci saranno esclusi ne' invisibili - ha concluso - sara' forte il mio impegno per evitare qualsiasi discriminazione e per combattere la cultura omofobica".Il presidente nazionale di Arcigay, Paolo Patanè, ha lanciato invece un appello perché "l'Italia si decida a guardare a New York e smetta di guardare a Teheran", riferendosi alla nuova legge approvata a New York sui matrimoni gay. "La società - ha proseguito Patanè - è molto più avanti di questa politica arretrata che ormai la rappresenta malamente". In conclusione Patanè ha candidato Milano a ospitare l'edizione del 2015 dell'Europride in occasione dell'Expo.

Il Falso di Amina scatena i gay blogger Siriani

SIRIA: GAY E ATTIVISTI CONTRO FINTO BLOGGER, E LUI FA MEA CULPA
E' ormai bufera sul 40enne americano autore del finto blog 'A Gay Girl in Damasco', in cui aveva raccontato il sequestro, da parte del regime siriano, della giovane Amina
lunedì 13 giugno 2011 , di AGI - Agenzia Giornalistica Italia

Londra - Gli attivisti siriani si sono scatenati contro Tom MacMaster, che si professa studente all'universita' di Edimburgo, accusandolo di aver danneggiato la loro causa, gettando dubbi sulla veridicita' delle denunce contro Bashar al-Assad. "Il giorno che verro' rapito molti non se ne preoccuperanno, perche' il mio caso potrebbe rivelarsi un nuovo caso Amina", ha scritto con rabbia un blogger libanese. La valanga di proteste ha costretto MacMaster a vergare un vero e proprio mea culpa, "Scuse ai lettori", in cui l'uomo ha ammesso che non aveva immaginato di ricevere un "tale livello di attenzione". Ma la sua causa, si e' difeso, era giusta e nobile: "la voce narrativa era finta ma i fatti descritti nel blog riflettono quelli veri e non sono fuorvianti rispetto a quanto accade davvero sul terreno", ha affermato l'americano, che in un'intervista al New York Times ha ammesso di aver aspirazioni da romanziere. "Volevo solo fare in modo che le informazionmi uscissero".

Intanto, pero', la rabbia delle comunita' gay e attiviste non si placa. "Vergogna!! Ci sono blogger in Siria che cercano ogni giorno con difficolta' di raccontare le notizie che accadono nel Paese", ha scritto Sami Hamwi, pseudonimo dell'editore del sito GayMiddleEast. "Le tue scuse non sono accettate perche' io stesso mi sono messo ad indagare sull'arresto di Amina e avrei potuto finire in grave pericolo", ha osservato Hamwi.

LIBERATE AMINA!

Anche Arcigay Pianeta Urano Verona si unisce preoccupata a coloro che in tutto il mondo
chiedono il rilascio immediato della blogger siriana, Amina Abdallah Arraf.
Una ragazza lesbica scomoda che in questi mesi ha documentato
sul web come un regime sanguinario massacra il suo popolo.
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Il Comunicato di Arcigay Nazionale

Arcigay unisce la sua voce a sostegno della liberazione di Amina Abdallah Arraf, blogger lesbica di Damasco, eroina della rivolta contro il regime sequestrata nella notte di lunedì da uomini armati.

Sono molti i Paesi nei quali l’omosessualità è illegale e punita, e la situazione siriana merita una particolare attenzione in considerazione della privazione dei diritti e delle libertà fondamentali che vive il Paese.

Siamo per questo a chiedere un intervento immediato da parte della diplomazia italiana e del Ministero degli Esteri volta a fare chiarezza su questa oscura vicenda e ad ottenere al più presto la liberazione di Amina.

Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay

Articolo da Repubblica

SIRIA, SEQUESTRATA LA BLOGGER AMINA. CAMPAGNA SUL WEB PER LA LIBERAZIONE
Prelevata da agenti della polizia segreta, armati e in borghese. Il suo diario online, "La ragazza gay di Damasco", era diventato fonte di informazione per molti media stranieri
mercoledì 08 giugno 2011 , da Repubblica.it

Damasco - Nella blogosfera era diventata uno dei nomi più noti della rivolta civile dei giovani siriani. Ora Amina Arraf è scomparsa, prelevata da uomini armati a Damasco e condotta in un luogo segreto. Il blog di Amina era diventato popolarissimo negli ultimi tempi, grazie agli aggiornamenti in tempo reale sulla rivolta e al tema coraggiosissimo - per una giovane donna araba - del coming out omosessuale: "A gay girl in Damascus" era infatti il titolo del blog in inglese dove Amina raccoglieva appunti privati, notizie e commenti di natura politica in un complesso di certo indigesto per le autorità siriane.

Il sequestro arriva in una fase di violenta repressione delle manifestazioni di piazza. E che la stretta sia particolarmente intensa lo testimonia il disagio di parte della classe dirigente siriana. E' clamorosa dunque la decisione dell'ambasciatrice siriana in Francia di dimettersi dall'incarico proprio in segno di protesta contro le feroce repressione scatenata in patria dal regime. Lamia Chakkour ha motivato inoltre il suo gesto con il proprio riconoscimento della "legittimità delle richieste avanzate dal popolo". L'annuncio è stato dato dalla diplomatica tramite un comunicato, diffuso dall'emittente televisiva 'France 24': "Non posso appoggiare un simile ciclo di violenza", scrive nella nota, "né ignorare che sono morti dimostranti, e che intere famiglie in Siria vivono nel dolore. Riconosco la legittimità delle richieste di maggiore democrazia e libertà da parte del popolo", è la conclusione.

Il sequestro di Amina non fa che confermare l'ingresso in una fase nuova e più dura del confronto tra il regime di Assad e il movimento. La denuncia del rapimento è stata fatta sul suo stesso blog con un post dalla cugina di Amina Arraf, più nota come Amina Abdallah, che precisa che Amina è stata fermata da tre agenti in borghese armati e costretta a entrare nella loro auto nei pressi della piazza degli Abbasidi della capitale siriana. "Amina ha colpito uno di loro e ha detto alla sua amica di andare a cerca suo padre. Uno degli uomini allora ha messo la mano sulla bocca di Amina e l'ha trascinata in una Dacia Logan rossa con un adesivo di Basel Assad (fratello del presidente Bashar al Assad, ndr) sul finestrino". In un aggiornamento sul blog, la cugina di Amina racconta di essere stata al telefono con i genitori della ragazza che non ne hanno notizie e stanno disperatamente cercando di capire dove sia stata condotta. "Purtroppo ci sono almeno di 18 diverse polizie in Siria, oltre a bande e gruppi paramilitari. Non sappiamo chi l'ha presa e dunque a chi chiedere il suo rilascio. E' anche possibile che stiano cercando di deportarla. Da altri membri della famiglia che sono stati imprigionati, possiamo supporre che verrà rilasciata presto. Se avessero voluto ucciderla lo avrebbero fatto subito. Almeno, questo è ciò che speriamo e per cui preghiamo".

Figlia di un'americana e di un siriano, Amina ha la doppia cittadinanza e ha vissuto a lungo negli Stati Uniti. Era tornata in Siria nell'estate 2010 e sul suo blog raccontava la vita di una ragazza omossessule in Siria, dove l'omossessualità è considerata un reato come in gran parte dei Paesi arabi. Nell'introduzione del su blog, un mix interessante di analisi politica e riflessioni ad alto tasso erotico, Amina Arraf disse di essersi ispirata al fatto che "Il vento del cambiamento sta soffiando sul Medio Oriente": "E' in corso una rivoluzione e tutti noi vogliamo vedere rivoluzionato ogni aspetto della nostra società, vogliamo che si ripensi non solo come gli Stati vengono governati ma anche il ruolo delle donne in queste società, il diritto all'autonomia sessuale e sì, anche il diritto a sposare chi amiamo".

Dallo scoppio delle proteste anti-regime nel marzo scorso e con la conseguente espulsione di gran parte dei giornalisti stanieri dalla Siria, il blog di Amina è diventata una delle fonti di notizie per la stampa internazionale. I suo post si erano fatti via via più diretti e aggressivi e domenica ad esempio scriveva: "Devono andarsene, devono andarsene subito. Non c'è altro da dire".

Da un mese Amina viveva nascosta, dopo aver ricevuto avvertimenti e minacce. La sua partner Sandra Bagaria, intervistata in Canada dal New York Times, ha raccontato che la Arraf "ha vissuto in quattro o cinque appartamenti in quattro o cinque diverse città" da quando due giovani si sono presentati in casa sua a Damasco qualche settimana fa. "Amina si svegliò nel mezzo della notte e vide suo padre parlare fuori di casa con due giovani di circa vent'anni. Penso che stessero solo eseguendo ordini, non sapevano cosa stessereo facendo". Quella notte gli agenti lasciarono in pace Amina, ma "da allora fummo sicure che sarebbero tornati per lei, era solo questione di tempo". Infatti tornarono, mentre lei era in un internet cafè ad aggiornare il blog. Con la Bagaria aveva in programma una vacanza a Roma, ma la donna racconta che Amina non se l'era sentita di lasciare la Siria e magari non potervi fare ritorno: "Voleva incontrare la gente, poter partecipare alle manifestazioni". Ora il web dove l'attivismo di Amina è nato sta rispondendo con una campagna massiccia per la sua liberazione. Una pagina su Facebook e l'hashtag #freeamina su Twitter sono i canali su cui a centinaia già si stanno mobilitando: "Ora la cosa più importante è che la notizia si diffonda", scrive la Bagaria. "E' la nostra unica speranza".

Rosa Vitale al MILK CENTER - Dom. 5 Giugno

La nostra storia (II):
"Una delle mille", incontro con Rosa Vitale
Domenica 5 Giugno
Milk Center - Verona

Dopo la serata in compagnia di Angelo Pezzana, Arcigay Pianeta Urano Verona vi propone, in chiusura della stagione culturale 2010/2011 del Milk, un incontro con Rosa Vitale, una delle protagoniste del movimento lgbt veronese, che ha scelto di consegnare i suoi ricordi di militanza, intrecciati alla rievocazione di amori passati, di episodi di diritti negati ma anche di piccole e grandi conquiste personali, in un manoscritto inedito intitolato "Una delle mille".

Insieme a lei ripercorreremo alcuni momenti indimenticabili della nostra storia recente: la lotta contro le mozioni omofobiche del 1995, il World Pride romano del 2000, la nascita di Arcilesbica Verona e di Pianeta Urano, l'elezione di Titti De Simone a parlamentare e molti altri.

L'incontro con Rosa Vitale sarà preceduto dalla proiezione del documentario "TUTTI IN PIAZZA '95" - Speciale Verona ALZIAMO LA TESTA. Video Premiato - Regia di Claudio Cipelletti (Regista di "Due Volte Genitori"). Il video-documentario tratta delle vicende della calda estate del 1995 sui fatti avvenuti in Consiglio Comunale, le mozioni antigay approvate il 14 luglio, le proteste di Arcigay-Arcilesbica Verona e il sostegno degli integralisti cattolici alle mozioni omofobe. Il video contiene anche interviste a personaggi e militanti dell' allora movimento lgbt, come Paolo Hutter, Franco Grillini ed altri ancora. Un pezzo di storia importante del movimento lgbt veronese.

Programma:

19.30: proiezione del documentario TUTTI IN PIAZZA '95
20.30: aperitivo/buffet
21.00: "Una delle mille", incontro con Rosa Vitale


Info: 346.9790553 / daniele@arcigayverona.org 

MILK Center
Via Antonio Nichesola,9 - VERONA (San Michele Extra)
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MILK Verona Lgbt Community Center
www.milkverona.it  - www.arcigayverona.org/sito  - www.julietteverona.it  - www.gruppogasp.it 

Angelo Pezzana a Verona - Domenica 22 Maggio

Un Omosessuale Normale

Incontro con ANGELO PEZZANA
Storico militante del FUORI! e tra i primi fondatori del Movimento di Liberazione Omosessuale in Italia
Domenica 22 Maggio - ore 20 aperitivo Buffet, ore21 incontro/dibattito
MILK Center - Via Antonio Nichesola,9 - VERONA (San Michele Extra)
346.9790553 /
daniele@arcigayverona.org

(con la partecipazione di Arcigay Mantova “La Salamandra”): “Un omosessuale normale”, incontro-dibattito con Angelo Pezzana, storico militante fondatore del “Fuori!”, il primo movimento di liberazione omosessuale in Italia. Con lui, attingendo ai ricchi materiali contenuti nel suo ultimo libro “Un omosessuale normale”, faremo un tuffo nel passato e rivivremo le tappe fondamentali di un’appassionante avventura politica e umana, per poi tornare al nostro presente e fare il punto della situazione della lotta per i diritti degli omosessuali in Italia.

Prima dell’aperitivo, alle ore 18 “La Dispensa dei Piaceri”
Degustazione Olio, Bruschette, Caprese e tante specialità pugliesi.
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Si ringrazia per la collaborazione:
Arcigay "La Salamandra" Mantova e Fondazione FUORI
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MILK Verona Lgbt Community Center
www.milkverona.it - www.arcigayverona.it/sito - www.julietteverona.it - www.gruppogasp.it

Lavoratori Diversi Domenica 10 aprile, ore 19-21 al MILK CENTER

Domenica 10 aprile, ore 19-21: "LAVORATORI DIVERSI?" dibattito con buffet con Donata Gottardi (professore ordinario di Diritto del lavoro, Università di Verona) e Lucia Perina (segretario provinciale UIL Verona). Le normative vigenti e le forme di tutela a disposizione del lavoratore omo e transessuale vittima di discriminazione sul posto di lavoro o in fase di colloquio. Al MILK CENTER: Via A Nichesola, 9 Verona (SAN MICHELE EXTRA) http://www.milkverona.it/ - 349.9790553

Dona il tuo 5 X 1000 ad Arcigay Pianeta Urano Verona

Dona il tuo 5 X 1000 ad Arcigay Pianeta Urano Verona Diventa anche tu un X Men! Cari e Care, per il 2011 chiediamo a tutt* di scegliere Arcigay PIANETA URANO per il 5x1000. Una firma che indichi sulla denuncia dei redditi Arcigay Pianeta Urano per il 5X1000 è preziosa per la battaglia di uguaglianza e diritti e contro l'omofobia e la transfobia a Verona e per sostenere la vita, le attività e le iniziative del MILK Verona LGBT Community Center. Per devolvere il proprio 5x1000 ad Arcigay è sufficiente firmare e scrivere il codice fiscale dell'associazione, 93132970232, anche senza scrivere il nome dell’associazione, nello spazio predisposto dell’apposita scheda da allegare alla dichiarazione dei redditi(modello 730, CUD o Unico). Il codice fiscale di Arcigay Pianeta Urano Verona è: 93132970232. Anche se non si hanno redditi è importante offrire un’indicazione del 5X1000 che conterà comunque nella ripartizione finale. In questo modo anche chi non ha un reddito, senza nessuno sforzo e senza nessun costo, può contribuire. Diffondi questo appello! Grazie! Michele Breveglieri Presidente Arcigay Pianeta Urano Verona

Ad Aprile l'abbuffata MILK raddoppia!

Sabato 2 Aprile. RAINBOW FISH!
Cena di PESCE: antipasti di mare, bis di primi, secondo di mare mediterraneo, contorni, acqua, vino e caffé. 15€. Ore 20:30.

Sabato 30 Aprile. Cena DA TOTÒ: il meglio della cucina napoletana direttamente a Verona al Milk LGBT Community Center. 13€. Ore 20:30.

ATTENZIONE!!! È necessario prenotare al 345.5787674 per assicurarsi il posto... e l’abbuffata!!!!

http://www.arcigayverona.org/sito/

Cena Uraniana - Sabato 5 Marzo 2011 al MILK Center Verona

CENA URANIANA
(Uranian Dinner)

La squisita e raffinata cucina Uraniana
direttamente per voi sulle tavole del Milk.
Per gustare la maestria dei cuochi e delle cuoche
del Settimo Pianeta, non ci sarà bisogno di
percorrere milioni di chilometri siderali...
VI ASPETTIAMO! ore 20.00

Sabato 5 Marzo 2011
Al MILK Verona Lgbt Community Center
Via A. Nichesola, 9 - VERONA (San Michele Extra)

Per informazioni e prenotazioni:
Numeri di tel 34557876754 opp 3493134852
Per il ristretto numero di posti consigliamo di prenotare al più presto

www.arcigayverona.org/sito - www.milkverona.it

OPEN MILK - Sabato Pomeriggio

Ogni Sabato pomeriggio, Il MILK lgbt Community Center di Verona, sarà a disposizione di soci e simpatizzanti per accoglienza, informazioni sulle attività, socializzazione, studio, giochi, tesseramento Arcigay e Arcilesbica e servizi vari.
Sarà disponibile ll servizio di biblioteca e videoteca, internet gratuito tramite connessione Wi-Fi (portando il proprio portatile o usufruendo dei computer in sede).

Dalle ore 15.00 alle 18.00...PASSA A TROVARCI! al MILK CENTER ...in Via Antonio Nichesola, 9 - VERONA - San Michele Extra (Vicino a Piazza del Popolo)

www.milkverona.it
www.arcigayverona.org/sito

Addio David Kato

David Kato Kisule, uno dei principali attivisti per i diritti LGBT in Uganda, è stato barbaramente ucciso ieri pomeriggio, in circostanze ancora da chiarire, all’interno della sua abitazione, a Kampala. Il 16 ottobre scorso la rivista ugandese Rolling Stones aveva pubblicato in prima pagina la sua foto, assieme a quella di altri 99 attivisti omosessuali ugandesi, chiedendone l’arresto.

Avevo conosciuto David lo scorso febbraio, alla Fifth Dublin Platform for Human Rights Defenders organizzata a Dublino da Front Line, in collaborazione con l’Alto Commissario ONU per i Diritti Umani. Eravamo 100 attivisti considerati a rischio di vita nel mondo: con me e David c’erano altre persone straordinarie che oggi non ci sono più, tra cui Bety Cariño, assassinata in Messico il 27 aprile 2010, e Georges Kanuma, leader della comunità LGBT in Burundi con cui avevo stretto un’amicizia straordinaria che mi rimarrà sempre nel cuore, scomparso per negligenze mediche sempre nell’aprile scorso.

Negli occhi di David si intravedeva il dolore: un dolore radicato nel cuore per la sua gente, per coloro che ogni giorno vivevano sulla propria pelle le sevizie della discriminazione, della paura, dell’isolamento. Un dolore che era corroborato dalla voglia di giustizia, di libertà, di uguaglianza tra tutti gli esseri umani.

I suoi occhi luccicavano di malinconia, ma non nascondevano la forza di un uomo straordinario, pronto a dare la sua vita per tutelare i più deboli, pronto a privarsi di qualcosa per assistere i più bisognosi, pronto ad affrontare anche il più temibile degli avversari pur di difendere la propria opinione e così quella dell’altro.

Ricordo una cosa che sia David Kato che Georges Kanuma mi ripeterono a Dublino, quando fu il momento di salutarci e separarci per tornare nei nostri rispettivi Paesi: “E’ dura, ma la nostra gente ha bisogno di noi. Non dobbiamo deluderli né abbandonarli: solo stando loro accanto, solo continuando la nostra lotta quotidiana per i loro diritti, potremmo vivere seguendo la nostra mission”. E avevano ragione.

Porterò l’insegnamento di David e Georges nel cuore, cercando di seguire al meglio i loro insegnamenti come l’ispirazione più nobile per affrontare la vita. Grazie, caro David, grazie di essere stato tra noi. Ci mancherai.

Articolo di Matteo Pegoraro