OMOFOBIA E MOLESTIE INSISTENTI: SI' AL PERCORSO SEPARATO DELLA LEGGE

Lo stralcio era stato proposto da Franco Grillini (Sd) con
l'appoggio di Forza Italia
giovedì 18 ottobre 2007 , di L'Unità

Sì dell'aula della Camera allo stralcio delle proposte
di legge sull'omofobia e sullo «stalking» (le molestie
insistenti e violente) dal disegno di legge del governo
sulla violenza. Lo stralcio era stato proposto da Franco
Grillini (Sd) con l'appoggio di Forza Italia. La proposta
di stralcio è passata con 388 di differenza. A votare no
è stato solo il gruppo della Lega.

«È un passo avanti importante che ovviamente non
esaurisce l'impegno del governo e Parlamento», ha detto
il ministro per le Pari opportunità Barbara Pollastrini.
«Occorre impegnarsi - ha aggiunto il ministro - anche
sulla terza parte del provvedimento, quella sulla «tutela
delle vittime di violenza sessuale e sulla certezza della
pena per i colpevoli».

Il reato di «stalking» (la cosiddetta molestia
insistente, reato non previsto dal nostro codice penale,
dall'inglese "to stalk": fare la posta), è un
fenomeno in crescita, realizzato soprattutto attraverso la
posta elettronica. Come rileva il rapporto Eurispes Italia
2007, presentato lo scorso gennaio. Da quando, infatti, la
rete è diventata uno strumento di comunicazione personale
per milioni di persone in tutto il mondo, hanno cominciato a
verificarsi, con sempre maggiore frequenza, casi di minacce,
intimidazione, molestie e persecuzione, attuati attraverso i
servizi classici di Internet: e-mail (80% dei casi) e chat.
L'analisi investigativa del «cyberstalking», condotta
dalla Computer investigation technology unit del
dipartimento di polizia di New York - su un campione di casi
investigati dal 1996 al 2000 - ha evidenziato una tipologia
abbastanza ricorrente di molestatore: maschio, 25 anni; e di
vittima: donna, 35 anni; nonchè l'utilizzo primario
dell'e-mail come strumento di stalking.

Soddisfatto Franco Grillini, presidente onorario
dell'Arcigay e deputato della Costituente Socialista:
«Lo stralcio significa che sia il nuovo reato di molestia
insistente che quello di omofobia, verranno discussi in sede
legislativa direttamente nella commissione Giustizia e che
sarà possibile l'approvazione entro l'anno».

Ribadita a Prodi l'insoddisfazione del movimento GLBT










Comunicato stampa:
Ribadita a Prodi la nostra profonda insoddisfazione Una delegazione dei promotori della manifestazione del 20 ottobre, nel quale era presente il presidente nazionale Arcigay, ha incontrato il Presidente del Consiglio


Ufficio stampa Arcigay, 18 ottobre 2007

Il Presidente nazionale di Arcigay Aurelio Mancuso ha incontrato questa mattina, insieme ad una delegazione dei promotori della manifestazione del 20 ottobre, il Presidente del Consiglio Romano Prodi.
Romano Prodi Durante l'incontro Mancuso ha esposto la diffusa insoddisfazione del movimento lgbt (lesbico, gay, bisessuale e transessuale) rispetto all'azione di Governo."Il tema centrale del riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali – ha esordito Mancuso - è stato nei fatti abbandonato e questo significa, che nemmeno da questa legislatura le cittadine e i cittadini lgbt otterranno quei diritti di cui godono i gay e le lesbiche di venti paesi europei".Su questo punto Romano Prodi ha convenuto, che il movimento ha ragione di protestare e si è detto dispiaciuto di non aver potuto convincere tutta la maggioranza di sostenere il provvedimento elaborato dal governo."Ho chiesto al Presidente del Consiglio – prosegue il presidente Arcigay – di garantire perlomeno il sostegno di tutta la maggioranza rispetto al provvedimento di estensione della legge Mancino per i reati d'odio contro le persone lgbt che, insieme allo stalking, sarà discusso in sede legislativa dalla Commissione Giustizia della Camera".Durante l'incontro tutta la delegazione composta da Piero Sansonetti, direttore di Liberazione, da Gabriele Polo, direttore del Manifesto, da Laura Spezia, componente della segreteria della Fiom e dalla femminista Bianca Pomeranzi, ha insistito sulla necessità che il governo sia sensibile e dia risposte sia rispetto al precariato sociale e sia nei confronti dei diritti civili.
Mancuso ha inoltre evidenziato che il movimento lgbt è portatore di valori ed idee che vogliono contribuire al miglioramento delle condizioni concrete e delle aspirazioni collettive ed individuali di tutti i cittadini.Questo pomeriggio una delegazione dei promotori della manifestazione del 20 di ottobre incontrerà il Presidente del Senato, Franco Marini; tra i componenti della delegazione anche Aurelio Mancuso e la Presidente del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli di Roma, Rossana Praitano.

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SABATO 20 OTTOBRE: Rita e Luigia si rinnovano la promessa di matrimonio.


Sabato 20 Ottobre ci sarà un importante evento per la comunità Lesbica e Gay di Verona
RITA e LUIGIA dirigenti ed attiviste di Arcigay e Arcilesbica Verona, rinnoveranno pubblicamente la loro promessa di
amore. Un vero e proprio Matrimonio Lesbico.

Questo evento ha un forte significato simbolico per la nostra comunità GLBT anche se (purtroppo) non ha ancora valore legale.


E' un evento aperto a quanti credono che anche
in Italia sia ora di legalizzare le coppie composte da persone dello stesso sesso.

Siete invitati al rinnovo della promessa di matrimonio di Luigia e Rita.

Per ribadire ancora una volta a tutti che l'amore omosessuale non è un amore debole!



Sabato 20 ottobre 2007 ore 23,00 c/o la discoteca REMEMBER

La Discoteca REMEMBER si trova sulla strada statale 11 tra i comuni di Caldiero e Vago di Lavagno di fronte all'entrata degli stabilimenti della SANSON.
Facile da raggiungere sia da Vicenza che da Verona

Vi aspettiamo, siete tutti invitate/i !


conferma la tua partecipazione al n° 3493134852
oppure scrivendo a:
verona@arcilesbica.it
- info@arcigayverona.org

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Grillini: Successo alla Camera sull'omofobia


L'Aula della Camera ha approvato la proposta di stralcio, dal pacchetto in materia di violenza sessuale, dei reati di stalking (molestia insistente) e di omofobia. Solo la Lega si è espressa contro.

Nota stampa. On. Grillini. Stallking e omofobia, soddisfazione per il voto in Parlamento Oggi il parlamento ha votato a grande maggioranza lo stralcio del pacchetto anti-violenza del Governo relativo agli articoli 13 e 18 su stalking (molestia insistente) e omofobia.
Intervenendo in Parlamento, Franco Grillini, ha respinto le accuse della Lega che lo volevano ricattatore della Commissione Giustizia e della Camera per la richiesta di scorporo e l'abbinamento dei due articoli."In Realtà - ha detto Grillini - si trattava di non fare una graduatoria tra reato e reato, tra violenza e violenza"."Omofobia e stalking infatti - continua il parlamentare - rappresentano una urgenza ed era necessaria una discussione rapida per dare un segnale che anche al nostro paese che deve tenere il passo degli altri paesi, che hanno già approvato legislazioni contro la violenza agli omosessuali e alle donne"."Lo stralcio - conclude Grillini - significa che sia il nuovo reato di molestia insistente che quello di omofobia, verranno discussi in sede legislativa direttamente nella Commissione giustizia e che sarà possibile l'approvazione entro l'anno".Ufficio stampa On. Franco Grillini (Costituente socialista)

Manifestazione a Torino per ribadire: "Parità, Dignità, Laicità"

Appello
A Torino per ribadire: "Parità, Dignità, Laicità"
Martedì 9 ottobre davanti alla sede del Consiglio Regionale del
Piemonte il Coordinamento Torino Pride ha indetto una manifestazione
per i diritti delle persone lgbt

Coordinamento Torino Pride, 1 ottobre 2007


Noi, cittadine e cittadini, associazioni, comitati, gruppi,
soggettività impegnate nella promozione dei diritti umani e della
solidarietà, della lotta contro le discriminazioni, della cittadinanza
attiva, manifestiamo il 9 ottobre, davanti al Consiglio Regionale
piemontese, per chiedere che sia data una risposta alla piattaforma
sulla quale ci siamo ritrovati per il Torino Pride del 30 giugno in
piazza Castello. Accanto al movimento LGBT, ci riconosciamo nella
richiesta di "Parità, Dignità, Laicità": era il messaggio centrale del
Pride, mantiene tuttora la sua straordinaria forza politica.

Il superamento di ogni forma di discriminazione, infatti, costituisce
un processo che riguarda la società intera, così come il
riconoscimento dei diritti civili delle persone LGBT riguarda
l'ampliamento dei diritti di cittadinanza di tutte e tutti. E´
un´evidenza che spaventa chi persegue visioni integraliste escludenti
e si affanna a isolare le richieste del movimento LGBT come quelle di
una minoranza.

La vicenda di Matteo ha scosso profondamente le coscienze della
società civile, e la recente archiviazione dell'inchiesta sulla sua
morte, se ha reso evidente il tentativo da parte di molti di negare o
ridimensionare il fenomeno dell'omofobia, ha risvegliato l'attenzione
dell'opinione pubblica intorno al tema.

Al di là degli esiti giudiziari che quella drammatica vicenda ha
avuto, richiamiamo l´attenzione delle forze politiche sugli episodi di
intolleranza e violenza a sfondo omofobico che nell'ambiente
scolastico sono frequenti. Inoltre, rinnoviamo la richiesta che
vengano incrementate ed estese alle scuole di tutta la regione
attività che promuovano la cultura del rispetto delle differenze,
attività che già da anni svolgono, tra mille difficoltà, le
associazioni gay, lesbiche e transessuali insieme al Servizio comunale
LGBT per il superamento delle discriminazioni basate sull'orientamento
sessuale e sull'identità di genere.

Il Convegno nazionale "Educare alla diversità" che, nell'ambito di
Melting Box, il Coordinamento Torino Pride ha organizzato per il 22 e
23 Ottobre rappresenterà un momento essenziale per discutere di questi
temi con tutti i soggetti coinvolti nel lavoro educativo e con
numerosi esperti del settore.

Crediamo infine che l´Anno Europeo delle Pari Opportunità per Tutti
non si debba chiudere senza l´approvazione della Legge contro le
Discriminazioni, licenziata dalla Giunta regionale del Piemonte e che
giace da molto tempo in Consiglio regionale. Il provvedimento, che
dimostra la trasversalità del tema delle pari opportunità e la portata
generale della questione, garantirebbe concreti miglioramenti alla
qualità della vita delle cittadine e dei cittadini, oltre a sancire
principi di giustizia capaci di fare del Piemonte una regione
all´avanguardia in Italia nella protezione della dignità e dei diritti
della persona.

Il 9 ottobre ribadiremo la nostra unità d´intenti e l´urgenza delle
richieste che avanziamo.