GENDER: In Basilica diabolico sodalizio PD-NDC

GENDER, CONSIGLIO REGIONALE BASILICATA APPROVA MOZIONE CONTRO FANTOMATICHE TEORIE. ARCIGAY: " ECCO GLI ESITI DEL DIABOLICO SODALIZIO PD-NCD"

Bologna, 30 luglio 2015 - "È ormai una desolante consuetudine constatare che tutte le crociate omofobe e reazionarie mosse dagli integralisti cattolici e di destra trovino il sostegno sistematico del Partito Democratico": Flavio Romani, presidente di Arcigay, reagisce duramente alla notizia dell'approvazione della mozione contro le "teorie del gender" nel Consiglio regionale della Basilica. "I due voti del Partito democratico - sottolinea Romani - sono stati fondamentali a garantire l'approvazione di un testo oscuro e intimidatorio, che chiama in causa fantomatiche teorie senza nemmeno citarle e che serve solo ad alimentare una cultura del sospetto se non addirittura del disprezzo nei confronti delle persone gay, lesbiche e trans.

Comunicato Stampa: CONVENZIONE SCUOLA OMOFOBA DEL COMUNE DI ARCOLE

Comunicato Stampa: CONVENZIONE SCUOLA OMOFOBA DEL COMUNE DI ARCOLE. ARCIGAY VERONA: “SIAMO ARRIVATI AL RICATTO. SAREBBE OPPORTUNO UN CHIARIMENTO”.

Distico: Continua a suscitare polemica la decisione del Comune di Arcole sulla convezione per i finanziamenti pubblici alle scuole d'infanzia e agli asili nido privati o parificati, che erogherà i 700 euro a bambino solo a quegli istituti che non si occuperanno del gender (Genere).

VERONA, 27 Luglio 2015 – “"Queste dichiarazioni, più che un modo di tutelare i genitori e di "non fare discriminazioni di alcun tipo" come proclama la sindaco uscente Negri, sanno molto di ricatto, visto che proprio di soldi si tratta" dichiara Laura Pesce Vice Presidente Arcigay Verona e responsabile del Gruppo Scuola del comitato provinciale - "Sarebbe opportuno sì un chiarimento, tanto sul concetto di non discriminazione, che su queste fantomatiche ideologie del gender".
“La riforma scolastica davvero non ha nulla a che fare con "l'insegnamento" di una teoria che non esiste e pertanto non è presente in nessun testo o programma scolastico. Esistono invece molti progetti che rispondono alle raccomandazioni Europee in materia di contrasto alle discriminazioni e al bullismo a sfondo omofobo nelle scuole, progetti che spesso purtroppo non si riescono a svolgere per mancanza di tempi e spazi nell'anno scolastico. In Italia, soprattutto a causa di una cultura e un linguaggio fortemente sessisti e di una educazione formale piena di stereotipi di genere, l'omofobia a scuola è un fenomeno preoccupante; recenti ricerche hanno restituito dati allarmanti, di esperienze scolastiche difficili, di isolamento sociale, cyberbullismo e abbandono degli studi” - continua Laura Pesce, appellandosi al buonsenso dei genitori -“Di questo dovrebbero preoccuparsi i genitori e gli educatori che insieme hanno la responsabilità‎ di dare ai bambini e alle bambine fin dalla più tenera età gli strumenti per diventare adulti liberi da rigidi schemi legati a generi e ruoli, schemi che sono ben lontani dal concetto di parità di genere e rispetto della donna”.

Le Associazioni LGBT italiane: Il Governo non impugni la senteza contro il Parlamento Europeo

Corte Strasburgo / Associazioni: il Governo non impugni la sentenza. Il Parlamento approvi il matrimonio per tutti

Chiediamo altresì che il Parlamento italiano introduca senza ritardi una legge che garantisca alle coppie dello stesso sesso la protezione della vita familiare mediante l'estensione del matrimonio civile, l'unico istituto che garantirebbe realmente la piena uguaglianza tra tutti i cittadini e le cittadine.
Lo Stato italiano sarà da oggi sotto osservazione da parte dell'Assemblea dei Ministri del Consiglio d'Europa, ma anche le associazioni continueranno a vigilare, perché non vengano introdotte forme di discriminazione in materia di diritto di famiglia.
D'ora in avanti il colpevole immobilismo delle istituzioni provocherà per lo Stato l'obbligo di risarcire ogni singola persona o coppia omosessuale vittima di violazione del diritto fondamentale alla vita familiare. Risarcimenti che peseranno sulle casse dello Stato e sulle tasche di ogni singolo cittadino costretto a pagare per l'inerzia della classe politica. Noi ci impegneremo a promuovere e sostenere tutte le relative azioni giudiziarie.

Importanti sentenze su Trans e Unioni Civili

Due importanti sentenze sono arrivate negli ultimi giorni, le quali ci rendono consapevoli che nostante le difficoltà le nostre battaglie per un paese migliore stanno andando avanti. 

Una è la sentenza della Corte di Cassazione che riconosce che si potrà cambiare sesso senza l'obbligo di interventi chirurgici. Interventi che spesso hanno creato problemi di salute se non il decesso della persona sulla quale erano fatti. Un successo della Rete Lenford - L'Avvocatura per i diritti Lgbt - L'altra è della Corte Europea dei diritti Umani che condanna l'Italia per violazione del diritto di tre coppie omosessuali italiane per  essere equiparate alle famiglie eterosessuali. In sostanza la Corte Europea chiede all'Italia di colmare il grave vuoto legislativo che c'è in materia. La Ministra Elena Boschi (PD) dichiara sui media che entro l'anno questo vuoto sarà colmato con una legge sulle Unioni Civili. Ricordiamo alla Ministra che da troppo tempo il DDL Cirinnà è fermo al Senato...Che sia la volta buona? Diamoci una mossa caro Governo!


Rassegna stampa:

Per cambiare sesso all’anagrafe non serve l’intervento chirurgico»
Storica decisione sul ricorso presentato da rete Lenford per conto di una persona che da 25 anni vive come donna»

Dal Corriere.it


Unioni gay, arriva la condanna di Strasburgo all'Italia: "Riconosca i loro diritti"
Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani. Violati i diritti di tre coppie omosessuali che avevano chiesto ai loro Comuni di fare le pubblicazioni per potersi sposare ma si sono viste rifiutare la possibilità. La Boschi promette: "Legge entro l'anno". Scalfarotto: "In Europa non c'è spazio per discriminazioni odiose"
Da Repubblica.it

Manifesti omofobi in città. ARCIGAY VERONA: Mistificazione e Falsità

Manifesto omofobo affisso a Verona
CS: MANIFESTI OMOFOBI: ARCIGAY VERONA: “UNA CAMPAGNA MISTIFICATRICE. UN DISONORE PER LE REALTÀ PROMOTRICI DELL’INIZIATIVA”

Distico: Nel giorno del ventennale dell’approvazione delle mozioni omofobe del comune di Verona del 1995, riconfermate quest’anno dall’attuale giunta, la città scaligera viene invasa da manifesti promossi da associazioni ultraconservatrici dal titolo “I bambini non si comprano”.

VERONA, 15 Luglio 2015 – “Una campagna mistificatrice con l’unico intento di promuovere la disinformazione. Le falsità contenute in quei manifesti sono un disonore per le realtà promotrici dell’iniziativa”- denuncia Alex Cremonesi, presidente di Arcigay Verona - “Il Disegno di legge Cirinnà non “consente di procurarsi ed adottare un bambino”, come citano i manifesti: la step child adoption in discussione nel DDL che regolamenterà le unioni civili prevede solo la possibilità di adozione del minore da parte del partner civilmente legato al genitore. Questa soluzione da semplicemente seguito alle recenti sentenze della giurisprudenza dove, come nel caso di Roma, il tribunale ha riconosciuto essere il miglior interesse del minore l’adozione legale di quello che nella vita è già il suo genitore. A chi ritenesse invece che una coppia omosessuale non sia idonea a garantire un sano sviluppo dei bambini, ricordiamo le parole del presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologici, Fulvio Giardina, che dice testualmente: ”La letteratura scientifica e le ricerche in quest'ambito sono concordi nell'affermare che il sano ed armonioso sviluppo dei bambini e delle bambine, all'interno delle famiglie omogenitoriali, non risulta in alcun modo pregiudicato o compromesso. Non è certamente la doppia genitorialità a garantire uno sviluppo equilibrato e sereno dei bambini, ma la qualità delle relazioni affettive”.

Vent'anni di mozioni omofobe: Arcigay Verona scrive ai consiglieri

Lettera di Arcigay Verona a tutti i membri del consiglio comunale di Verona in occasione dei vent'anni dall'approvazione delle Mozioni omofobe. 

Cordialmente “Gentilissima Consigliere, Egregio Consigliere, il 14 Luglio c.a. ricorrerà il triste anniversario dei vent’anni dell’approvazione della Mozione n. 336/1995 dell'allora giunta Sironi. In quell’occasione, il Comune di Verona si oppose apertamente e chiaramente, unico caso conosciuto in Italia, alla risoluzione A3-0028/94 del Parlamento Europeo che invitava gli Stati Membri ad adottare misure giuridiche per porre fine ad ogni tipo di discriminazione contro lesbiche ed omosessuali, e ad ogni disparità su temi quali previdenza sociale, adozione e successione. A più riprese si è tentato di revocare la ‘mozione omofoba’ del ‘95, come da tutti rinominata, ma con scarsi risultati. L’ultimo (vano) tentativo avvenne il 18 luglio 2013, quando una larga maggioranza del Consiglio comunale votò contro la revoca, con 19 voti contro 7.

Chi ha paura di un bacio?

Rugby contro l'omofobia. Sabato 11 Luglio non perdetevi Sport Week, il settimanale della Gazzetta dello sport, con una copertina che certamente farà gridare "Apriti cielo!" a tutti gli omofobi d'Italia, ma che invece è il chiaro segnale di come le cose stiano cambiando in meglio anche in Italia. Il settimanale della Gazzetta dello Sport infatti mette in copertina il bacio di due rugbysti del Libera Rugby Club, la prima squadra di rugby gay-friendly italiana. Titolo di copertina " Chi ha paura di un bacio?". Non è la prima volta che Sport week prende posizione contro l'omofobia nello sport e a favore degli atleti LGBT.

Laboratorio VERONA IN PRIDE - Domenica 19 Luglio a Verona

Cari amici e amiche,

Vogliamo invitarvi al 
LABORATORIO VERONA IN PRIDE
CONTINUIAMO A FARE LA DIFFERENZA.

Per elaborare una nuova strategia di movimento.

Domenica 19 Luglio alle ore 10:30 ai giardini di Santa Toscana (Zona Porta Vescovo) ci ritroveremo tutti insieme per elaborare una nuova strategia di movimento.
Al Verona Pride abbiamo dimostrato che uniti possiamo risvegliare una città immobile ed ostile.

Organizzeremo gruppi tematici, attività di socializzazione e confronti collettivi, con il supporto di facilitatori, per mettere insieme le idee e le capacità di tutti al fine di proseguire nel percorso di cambiamento iniziato.

Troverete in fondo il programma della giornata.


Concluderemo festeggiando con aperitivo offerto ai partecipanti per brindare al successo del Verona Pride.  Inoltre, per chi lo vorrà, la serata prosegue con gli amici organizzatori di Balera Veronetta

Per organizzare al meglio l’evento, vi chiediamo di confermare la vostra presenza alla mail info@arcigayverona.org

Vi aspettiamo! A Presto!

Alex, Laura, Zeno, Michele e Giulia - Arcigay Verona

Programma
10:30 Ritrovo presso i giardini di Santa Toscana (Salita Santo Sepolcro)
10:45 Saluti e Presentazione della giornata
11:00 Introduzione alle tematiche (contrasto all’omofobia, alla propaganda “teoria del gender”, promozione sociale a Verona, attivismo e associazionismo…)
12:15 Pranzo a buffet
13:15 Lavoro in gruppi tematici
15:30 Lavoro in assemblea
17:15 Conclusioni e saluti
17:30 Aperitivo della casa

#laboratoriolgbtverona

Assemblea dei soci Arcigay Verona

Al fine di approvare il bilancio per l’anno 2014 ed il bilancio preventivo per l'anno 2015, a norma del vigente Statuto, è convocata l’Assemblea dei Soci per giorno 18 Luglio c.a. alle ore 15:00 presso il Milk Center – via A. Nichesola 9 (Verona).

Possono partecipare all’assemblea e votare tutti i soci e le socie che: 

- si siano iscritti/e al comitato entro la data della Convocazione e che siano in regola con il versamento della quota associativa alla data di svolgimento dell’Assemblea; 

- rinnovino la quota associativa di Arcigay attraverso il comitato di Verona entro la data di svolgimento dell’Assemblea e non abbiano rinnovata presso altra associazione aderente ad Arcigay; 

La partecipazione all’Assemblea e l’esercizio dell’elettorato dei soci che chiedono una nuova iscrizione al momento dell'accredito è eventualmente approvata a maggioranza dal consiglio direttivo, convocato contestualmente all’Assemblea.

ALEX CREMONESI
Presidente Arcigay Verona

Il primato dell'omofobia a Verona e Brescia

Noi lo pensiamo da tempo che il nostro territorio a cavallo fra Veneto e Lombardia è fra i più omofobi ed intolleranti d'Italia. Un'omo-transfobia continuamente alimentata dalla chiesa cattolica che con la sua rete di parrocchie e oratori ( i famosi circoli NOI) sostiene logisticamente organizzazioni intolleranti ed oscurantiste (Giuristi per la vita, Manif pour tous, Sentinelle in Piedi, Christus Rex ecc...)  che diffondono soltanto falsità non scientifiche ( La cosidetta IDEOLOGIA DEL GENDER - che non esiste) e seminano odio verso la vera emancipazione femminile ed lgbt.

Segnaliamo due interessanti articoli usciti su giornali bresciani

Unioni civili, Brescia e Verona più omofobe


(red.) La teoria gender sull’omosessualità e le unioni civili sono d’attualità in questi giorni. Mentre diversi Paesi europei e gli Stati Uniti hanno approvato i matrimoni tra persone dello stesso sesso, in Italia vengono contestate queste ideologie. Tanto che, secondo Arcigay, i 146 convegni con 10 veglie di Sentinelle in piedi e i 145 incontri con 10 veglie pongono Verona e Brescia ai primi due posti delle città più omofobe. Il bresciano Luca Trentini, ex segretario nazionale di Arcigay, interpellato dal Corriere della Sera, parla di “una minoranza che cerca di fermare questo vento con le mani”.

da quibrescia.it - << continua la lettura >>

Boom di convegni sulla teoria Gender

Con 146 conferenze Brescia e Verona sono le «più omofobe d’Italia»

Luca Trentini, Arcigay: «I clericali stano provando a fermare il vento con le mani seminando odio e paura, li invito a farsi un viaggio in Europa o negli Stati Uniti»

da Corriere di Brescia  - << continua la lettura >>

Post di: Zeno Menegazzi