Conferenza famiglia, da Arcigay richieste chiare in tema di adozioni e modelli di welfare
Roma, 29 settembre 2017 – Si è da poco conclusa a Roma la terza Conferenza nazionale sulla famiglia, organizzata dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri col supporto dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia. “Durante la due giorni – spiega Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay, che ha guidato la delegazione dell’associazione lgbti formata anche da Ottavia Voza, responsabile politiche trans, e Salvatore Simioli, vicepresidente nazionale – abbiamo posto l’accento sull’evoluzione dei modelli familiari e sottolineato la necessità del superamento, dal punto di vista legislativo, dei due istituti giuridici separati per coppie di omo e eterossessuali (matrimonio e unione civile) . Abbiamo inoltre ricordato che lo stralcio della stepchild adoption dalla legge sulle unioni civili ha lasciato senza tutele i figli di molte coppie formate da persone dello stesso sesso. Occorre quindi farsi carico immediatamente di questa grave lacuna, introducendo sia l’adozione del figlio del partner sia l’adozione per coppie unite civilmente e per i single. Non solo: è urgente superare l’esclusione delle coppie samesex dall’accesso alle tecniche di procreazione assistita, che ancora sopravvive nella famigerata legge 40. In tema di famiglie, nell’obiettivo di riconoscere tutte le forma di famiglia, abbiamo sottolineato la necessità di emanciparsi dall’equivalenza tra famiglia e matrimonio e tra famiglia e obbligo riproduttivo, perché esistono famiglie – e molte – anche fuori da questi due paradigmi. È in quest’ottica che vanno ripensati anche tutti i modelli di welfare. Infine, a conferenza conclusa, abbiamo avvicinato la Sottosegretaria Maria Elena Boschi per esprimere il nostro rammarico per la rappresentanza monca del mondo lgbti a questo appuntamento istituzionale, che di fatto, pur aprendo per la prima volta le porte al nostro mondo, ha escluso le associazioni che più strettamente rappresentano le famiglie omogenitoriali. Con la Ministra abbiamo condiviso l’auspicio che questa esclusione sia definitivamente superata già a partire dai prossimi appuntamenti istituzionali sul tema”, conclude Piazzoni.
PARLA CHE TI ASCOLTO - Corso di Formazione sul Counseling Telefonico 2017-2018
"PARLA CHE TI ASCOLTO”
CORSO DI FORMAZIONE SUL COUNSELING TELEFONICO
TELEFONO AMICO LGBT*
Obbiettivo del corso: Preparare operatori volontari disposti ad occuparsi di counseling telefonico, altrimenti detto “telefono amico” rivolto all’ambito LGBT (lesbico, gay, bisessuale, transessuale/transgender) A persone dotate di buona predisposizione ai rapporti umani e con un’attitudine verso l’ascolto.
A chi è rivolto: A persone dotate di buona predisposizione ai rapporti umani e con un’attitudine verso l’ascolto. Si richiede disponibilità ad impegnarsi come volontari in questo servizio
Come funziona: Il corso ha la durata di 10 incontri di 2 ore ciascuno. Il percorso prevede 3 livelli: 1) Parte di lavoro “sul sé” in cui ci saranno momenti di “auto-conoscenza” attraverso attività esperienziali. 2) Parte in cui si svilupperà la coesione e la comunicazione di gruppo. 3) Parte dedicata all’ascolto e alla relazione di aiuto in cui verranno affrontati argomenti base del colloquio d’aiuto e del counseling.
Metodologia: Il corso è attivo, per cui ogni partecipante è invitato a mettersi in gioco in prima persona; verrà dedicato molto tempo ad esercizi e giochi interattivi e a simulazioni di relazioni di aiuto.
Date e orari del corso:
Giovedì nelle seguenti date: 12 e 26 OTTOBRE 2017 - 9 e 23 NOVEMBRE 2017 - 14 DICEMBRE 2017 - 11 e 25 GENNAIO 2018 - 8 e 22 FEBBRAIO 2018 - 8 MARZO 2018
Orari: 21.00 / 23.00
Conduttore: Ermanno Marogna Counselor e psicodrammatista
Adesioni e Info: Ermanno 349 4641139 e-mail: formazionelgbt@yahoo.it
Partecipanti: 25 persone massimo
Frequenza: Si richiede partecipazione ad almeno l’80% della formazione
Costo: Verrà chiesto un contributo di € 50,00 per le spese della sede (La quota comprende anche il rinnovo della tessera o nuova iscrizione)
Luogo: PIANETA MILK Verona LGBT Community Center Via Scuderlando, 137 (B.go Roma) Verona
>> Scarica la locandina (PDF)<<
*Il Telefono Amico LGBT è un servizio Milk/Arcigay Verona
Il Telefono Amico LGBT è un servizio Milk/Arcigay Verona
www.telefonoamicolgbt.it - Facebook: @TelefonoAmicoLgbt
TELEFONO AMICO LGBT*
Obbiettivo del corso: Preparare operatori volontari disposti ad occuparsi di counseling telefonico, altrimenti detto “telefono amico” rivolto all’ambito LGBT (lesbico, gay, bisessuale, transessuale/transgender) A persone dotate di buona predisposizione ai rapporti umani e con un’attitudine verso l’ascolto.
A chi è rivolto: A persone dotate di buona predisposizione ai rapporti umani e con un’attitudine verso l’ascolto. Si richiede disponibilità ad impegnarsi come volontari in questo servizio
Come funziona: Il corso ha la durata di 10 incontri di 2 ore ciascuno. Il percorso prevede 3 livelli: 1) Parte di lavoro “sul sé” in cui ci saranno momenti di “auto-conoscenza” attraverso attività esperienziali. 2) Parte in cui si svilupperà la coesione e la comunicazione di gruppo. 3) Parte dedicata all’ascolto e alla relazione di aiuto in cui verranno affrontati argomenti base del colloquio d’aiuto e del counseling.
Date e orari del corso:
Giovedì nelle seguenti date: 12 e 26 OTTOBRE 2017 - 9 e 23 NOVEMBRE 2017 - 14 DICEMBRE 2017 - 11 e 25 GENNAIO 2018 - 8 e 22 FEBBRAIO 2018 - 8 MARZO 2018
Orari: 21.00 / 23.00
Conduttore: Ermanno Marogna Counselor e psicodrammatista
Adesioni e Info: Ermanno 349 4641139 e-mail: formazionelgbt@yahoo.it
Partecipanti: 25 persone massimo
Frequenza: Si richiede partecipazione ad almeno l’80% della formazione
Costo: Verrà chiesto un contributo di € 50,00 per le spese della sede (La quota comprende anche il rinnovo della tessera o nuova iscrizione)
Luogo: PIANETA MILK Verona LGBT Community Center Via Scuderlando, 137 (B.go Roma) Verona
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*Il Telefono Amico LGBT è un servizio Milk/Arcigay Verona
Il Telefono Amico LGBT è un servizio Milk/Arcigay Verona
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Ancora psicosi Babau “Gender” – il caso clinico di Verona. Nota Arcigay
Dopo la minaccia di censura sui libri nelle biblioteche che ha scatenato polemiche e reazione anche fuori dai confini italiani, è arrivato l’annullamento dell’evento “La biblioteca Vivente” nel programma del festival Tocatì previsto a Verona tra pochi giorni.
Il Comune è terrorizzato dal solito babau (lo chiamano “gender”) inventato e agitato dai fondamentalisti cattolici della città. Si scopre così che la pericolosa minaccia alla “famiglia naturale” si materializza in 25 persone che con coraggio raccontano il loro vissuto affinché, come avviene appunto nella lettura di un libro, l’ascoltatore possa vivere e conoscere realtà diversa dalla propria. 25 persone, 25 persone che con coraggio raccontano una esperienza di discriminazione per la loro differenza culturale, per la loro disabilità fisica, per il loro passato, per il loro diverso orientamento sessuale.
Ma il Comune decide di bloccare l’iniziativa già rodata negli anni, che ha sempre avuto un ampio successo di pubblico per l’alto contenuto di valori umani di cui si fa promotrice, perché “la tipologia di contenuti non è adeguata al messaggio culturale del festival”. Già perché tra i vissuti c’è anche “Mio figlio è gay”: evidentemente il messaggio culturale del festival, su mandato di Sboarina e dei pasdaran cattolici della città, è che non esistono figli gay a Verona, e se esistono non bisogna vederli e ascoltarli. Bel messaggio culturale per la famiglia.
La deriva d’inutile fondamentalismo religioso che inghiottirà Verona è già evidente in pochi mesi d’inoperosa amministrazione.
Esortiamo chiunque creda in una società aperta, laica, libera, tollerante ed europea, a non arretrare di fronte a questi tristi rigurgiti di oscurantismo d’altri tempi. Persone LGBTI, persone laiche, ma anche cattolici adulti, attenzione ai danni che può fare questa psicosi: finché il babau spaventa i bambini, si può capire, ma quando mobilita un’amministrazione di adulti, diventa un caso clinico.
Arcigay Verona Pianeta Urano
Arcigay Verona Pianeta Urano
OMOFOBIA e FAMIGLIA, STORIE DI GENITORI E FIGLI a Nogara - 15 settembre 2017
OMOFOBIA e FAMIGLIA
STORIE DI GENITORI E FIGLI
Introduce e coordina:
Marta Chissalè - Circolo PD Nogara
Intervengono:
Dott.ssa Veronica Milinovich Psicologa
Dott.ssa Sara Petterlini - Psicologa - Psicoterapeuta
Esperte in tematiche LGBT
Dott.ssa Luigina Zappon Psicologa- Psicoterapeuta
Laura Pesce Vice Presidente Arcigay Verona
Marina Melotti Genitori Agedo (Ass.ne Genitori di Omosessuali)
VENERDI' 15 SETTEMBRE
Ore 20, 30 - Sala Civica "Aldo Ciresa"
Via Sterzi, 63 - Nogara (VR)
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Circolo PD di Nogara in collaborazione con Arcigay Verona
STORIE DI GENITORI E FIGLI
Introduce e coordina:
Marta Chissalè - Circolo PD Nogara
Intervengono:
Dott.ssa Veronica Milinovich Psicologa
Dott.ssa Sara Petterlini - Psicologa - Psicoterapeuta
Esperte in tematiche LGBT
Dott.ssa Luigina Zappon Psicologa- Psicoterapeuta
Laura Pesce Vice Presidente Arcigay Verona
Marina Melotti Genitori Agedo (Ass.ne Genitori di Omosessuali)
VENERDI' 15 SETTEMBRE
Ore 20, 30 - Sala Civica "Aldo Ciresa"
Via Sterzi, 63 - Nogara (VR)
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Circolo PD di Nogara in collaborazione con Arcigay Verona
Gandolfini a processo per aver diffamato Arcigay
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