Continua con successo, dopo Verona, Pavia e Benevento, lo tsunami di partecipazione all'Onda Pride. Ieri una marea umana ha invaso le strade della capitale. Un messaggio chiaro anche al Governo Renzi; Basta perdita di tempo! E' p'ora dei diritti!
Da Gayburg:
È un fiume umano quello che ha invaso Roma in occasione del Pride. 500mila persone sono scese in piazza per rivendicare uguali diritti, perché l'amore è amore anche se qualcuno vorrebbe renderlo un privilegio riservato solo ad alcuni.
In testa al corteo, ancora una volta, c'era anche il Sindaco Ignazio Marino con la sua Giunta. Una presenza importante se si considera come per decenni le istituzioni abbiano preferito far finta che i gay non esistessero e che i diritti fossero una questione che non dovesse riguardare la politica.
Al suo fianco tantissimi cittadini, di ogni età ed orientamento sessuale. C'erano bambini, giovani, anziani, le famiglie arcobaleno. Etero, gay, trans. Insomma, c'era tutta la bellezza di una festa aperta a tutti che ben si oppone a ciò che la città eterna dovrà dovrà subire nei prossimi giorni quando l'integralismo cattolico organizzerà una manifestazione a porte chiuse in cui ci sarà spazio solo per chi appartiene a quella che loro ritengono sia la nuova famiglia ariana. Invece qui non c'era nessun a sostenere che il proprio amore dovesse valesse più di quello altrui; a Roma c'era solo chi chiedeva che ogni amore meritasse pari rispetto, senza dover pensare che l'affermazione personale passi dal negare il diritto alla felicità agli altri.
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