Istanbul, attivisti lgbti in arresto. Arcigay: “Situazione gravissima: liberateli subito”
26 giugno 2016 – “All’indomani di una straordinaria giornata dell’orgoglio per ben sei città italiane, leggiamo con rabbia e preoccupazione del grave evolversi della situazione a Istanbul, dove oggi avrebbe dovuto tenersi la quattordicesima edizione del Gay Pride”: lo dichiara Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay. Che prosegue: “Le autorità turche hanno vietato la manifestazione, in piena violazione della carta costituzionale di quel Paese, e in queste ore, con modalità estremamente violente stanno disperdendo i manifestanti che comunque sono scesi in piazza.
Giungono notizie di cariche della polizia e di fumogeni sulla folla.Si parla anche di diversi attivisti trascinati via con violenza e tratti in arresto. La situazione è gravissima. Occorre innanzitutto che tutte le comunità si mobilitino a sostegno di chi oggi sta subendo abusi e repressione e per chiedere l’immediato rilascio degli attivisti. Chiediamo inoltre che l’Unione europea intervenga immediatamente, sospendendo ogni relazione con la Turchia finché quel Governo non sia in grado di garantire il rispetto dei diritti umani”, conclude Piazzoni.