Da alcuni anni tutto il mondo è a conoscenza di quello che succede in Russia nei confronti della comunità LGBTI, da quando è entrata in vigore la legge contro la "Propaganda gay", che di fatto punisce con multe e carcere chi parla in senso positivo di omosessualità e transessualità. Una legge che di fatto ha innescato un'ondata di omofobia e violenze verso le persone Lgbti, spesso con la complicità delle autorità e della polizia. In questo clima non ci stupisce quanto sta accadendo in Cecenia, regione russa a maggioranza islamica, dove c'è un governo fantoccio, imposto da Mosca dopo una feroce repressione durata anni. In Cecenia si parla di "campi di concentramento" per uomini gay, con torture ed uccisioni. Notizia che alcuni hanno tentato di minimizzare o negare. Sulle pagine di Wired, l'attivista Lgbt russa, Svetlana Zakharova di Russian LGBT Network ci racconta cosa veramente sta succedendo.
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