Sono terminati il 2 marzo gli Stati Generali di Arcigay tenutisi a Bologna all'hotel I Portici. Obiettivo dell'associazione era quello di raggiungere una sintesi politica fra i vari comitati territoriali dell'associazione per stabilire un orientamento rispetto alle prossime elezioni politiche ed amministrative.
Arcigay conferma il suo non allineamento, e quindi nessuna indicazione di voto, nei confronti dei partiti e delle alleanze che concorreranno alle elezioni politiche del 2008.
Arcigay, recependo l'indicazione espressa dal presidente nazionale di estendere l'incompatibilità esistente tra segretario e presidente e cariche elettive e di partito, ha deciso di approvare un ordine del giorno in cui si estende la medesima incompatibilità anche ai componenti della segreteria nazionale gia all'atto della accettazione della candidatura.
L'associazione ha precisato la sua netta e chiara indicazione di non votare alcun partito del centro destra e della destra estrema responsabili nel nostro paese del clima d'odio e di omofobia, che tra l'altro si concretizza anche con atti di violenza fino ad arrivare all'assassinio di persone lgbt.
La più grande associazione nazionale lesbica e gay del paese indica inoltre di non sostenere i candidati e le candidate esplicitamente omofobi che, con dichiarazioni pubbliche o atti parlamentari, abbiano offeso la dignità delle persone omosessuali.
Arcigay ribadisce il proprio sostegno a tutti e a tutte i candidati lgbt espressione diretta del movimento fra cui Franco Grillini, Gianpaolo Silvestri, Titti De Simone e Wladimir Luxuria. Si attendono ancora risposte da parte del Pd in particolare sulle candidature di Sergio Lo Giudice, presidente onorario di Arcigay e consigliere comunale di Bologna, e di Andrea Benedino, ex portavoce del tavolo delle lesbiche e dei gay del Pd ed assessore al comune di Ivrea.
In ogni territorio, dove è presente l'associazione, i tavoli provinciali di Arcigay sottoporranno ai candidati dei partiti del centro sinistra e della sinistra, collocati in posizione eleggibile, la piattaforma rivendicativa del Roma Pride 2007. Chi la sottoscriverà e si impegnerà a formare un intergruppo nel Parlamento italiano fra i sottoscrittori della soprascritta piattaforma avrà il nostro esplicito sostegno, sia a livello locale sia a livello nazionale.
Aurelio Mancuso
presidente nazionale Arcigay
Il testo completo del documento approvato dal consiglio nazionale del 2 marzo 2008
L'Ordine del Giorno su autonomia politica e incombatibilità
Arcigay conferma il suo non allineamento, e quindi nessuna indicazione di voto, nei confronti dei partiti e delle alleanze che concorreranno alle elezioni politiche del 2008.
Arcigay, recependo l'indicazione espressa dal presidente nazionale di estendere l'incompatibilità esistente tra segretario e presidente e cariche elettive e di partito, ha deciso di approvare un ordine del giorno in cui si estende la medesima incompatibilità anche ai componenti della segreteria nazionale gia all'atto della accettazione della candidatura.
L'associazione ha precisato la sua netta e chiara indicazione di non votare alcun partito del centro destra e della destra estrema responsabili nel nostro paese del clima d'odio e di omofobia, che tra l'altro si concretizza anche con atti di violenza fino ad arrivare all'assassinio di persone lgbt.
La più grande associazione nazionale lesbica e gay del paese indica inoltre di non sostenere i candidati e le candidate esplicitamente omofobi che, con dichiarazioni pubbliche o atti parlamentari, abbiano offeso la dignità delle persone omosessuali.
Arcigay ribadisce il proprio sostegno a tutti e a tutte i candidati lgbt espressione diretta del movimento fra cui Franco Grillini, Gianpaolo Silvestri, Titti De Simone e Wladimir Luxuria. Si attendono ancora risposte da parte del Pd in particolare sulle candidature di Sergio Lo Giudice, presidente onorario di Arcigay e consigliere comunale di Bologna, e di Andrea Benedino, ex portavoce del tavolo delle lesbiche e dei gay del Pd ed assessore al comune di Ivrea.
In ogni territorio, dove è presente l'associazione, i tavoli provinciali di Arcigay sottoporranno ai candidati dei partiti del centro sinistra e della sinistra, collocati in posizione eleggibile, la piattaforma rivendicativa del Roma Pride 2007. Chi la sottoscriverà e si impegnerà a formare un intergruppo nel Parlamento italiano fra i sottoscrittori della soprascritta piattaforma avrà il nostro esplicito sostegno, sia a livello locale sia a livello nazionale.
Aurelio Mancuso
presidente nazionale Arcigay
Il testo completo del documento approvato dal consiglio nazionale del 2 marzo 2008
L'Ordine del Giorno su autonomia politica e incombatibilità