Parte alla grande il Padova Pride Village.Migliaia di persone nelle prime due serate d'apertura. Un festival d'eventi organizzato dall' Arcigay di Padova che durerà tutto il mese di agosto.
PADOVA. PRIDE VILLAGE DEBUTTA COL BOTTO: 3000 PERSONE Cultura e divertimento fra drag-queen e famiglie con i figli. Zan: «È emozionante dar vita a una festa che ha nel suo dna l’accoglienza e si propone come luogo d’incontro per tutti» domenica 03 agosto 2008 , di Il Mattino di Padova
Il Padova Pride Village debutta col botto. La serata d’apertura del festival organizzato dall’Arcigay ha portato all’ex Foro Boario di corso Australia non meno di tremila persone. Un successo, sulle note delle canzoni di Paola e Chiara, che per gli organizzatori è il miglior riscontro a una scommessa fatta sulla città e la sua gente: aprire un luogo senza barriere tra etero, gay, lesbiche, bisex o transgender, offrendo cultura e intrattenimento. Sarà il successo dell’estate? Ottime le premesse. Dopo otto anni di totale abbandono, il pubblico è tornato a far festa all’ombra delle «pagode» ideate negli anni’ 60 dall’architetto Giuseppe Davanzo lungo la tangenziale. Un complesso architettonico degradato il cui recupero è atteso da troppi anni. Il Pride Village vi ha portato un’atmosfera di variopinta allegria, esaltata dai raffinati e multicolori arredamenti della GiPlanet, azienda padovana tra gli sponsor della manifestazione. È la gente, comunque, la vera attrattiva: un’umanità curiosa e sorridente che va dalle drag-queen più vistose alle famigliole coi passeggini. Alla cassa hanno registrato più di 2.600 ingressi. Tantissimi i giovani. Quasi tremila persone che hanno seguito con calore l’esibizione delle sorelle milanesi Paola e Chiara, molto amate dal movimento glbt (gay, lesbiche, bisex, transgender). Azzeccata la scelta del presentatore della serata, il conduttore radio e tv Fabio Canino. Raggiante Alessandro Zan, presidente regionale di Arcigay e mente del festival: «È emozionante dar vita a una festa che ha nel suo dna l’accoglienza e si propone come luogo d’incontro per tutti», ha detto dopo la cerimonia del taglio del nastro, effettuato da Milvia Boselli, presidente del consiglio comunale, rappresentanza istituzionale che recupera in parte il mancato patrocinio del Comune. Presenti gli assessori Francesco Bicciato e Daniela Ruffini, il consigliere Salvatore Italiano con la segretaria Sdi Sandra Faleschini. Stasera il Ciccone Party - serata dedicata a Madonna - del bar Bertelli’s.
(Simone Varroto)
PADOVA. PRIDE VILLAGE DEBUTTA COL BOTTO: 3000 PERSONE Cultura e divertimento fra drag-queen e famiglie con i figli. Zan: «È emozionante dar vita a una festa che ha nel suo dna l’accoglienza e si propone come luogo d’incontro per tutti» domenica 03 agosto 2008 , di Il Mattino di Padova
Il Padova Pride Village debutta col botto. La serata d’apertura del festival organizzato dall’Arcigay ha portato all’ex Foro Boario di corso Australia non meno di tremila persone. Un successo, sulle note delle canzoni di Paola e Chiara, che per gli organizzatori è il miglior riscontro a una scommessa fatta sulla città e la sua gente: aprire un luogo senza barriere tra etero, gay, lesbiche, bisex o transgender, offrendo cultura e intrattenimento. Sarà il successo dell’estate? Ottime le premesse. Dopo otto anni di totale abbandono, il pubblico è tornato a far festa all’ombra delle «pagode» ideate negli anni’ 60 dall’architetto Giuseppe Davanzo lungo la tangenziale. Un complesso architettonico degradato il cui recupero è atteso da troppi anni. Il Pride Village vi ha portato un’atmosfera di variopinta allegria, esaltata dai raffinati e multicolori arredamenti della GiPlanet, azienda padovana tra gli sponsor della manifestazione. È la gente, comunque, la vera attrattiva: un’umanità curiosa e sorridente che va dalle drag-queen più vistose alle famigliole coi passeggini. Alla cassa hanno registrato più di 2.600 ingressi. Tantissimi i giovani. Quasi tremila persone che hanno seguito con calore l’esibizione delle sorelle milanesi Paola e Chiara, molto amate dal movimento glbt (gay, lesbiche, bisex, transgender). Azzeccata la scelta del presentatore della serata, il conduttore radio e tv Fabio Canino. Raggiante Alessandro Zan, presidente regionale di Arcigay e mente del festival: «È emozionante dar vita a una festa che ha nel suo dna l’accoglienza e si propone come luogo d’incontro per tutti», ha detto dopo la cerimonia del taglio del nastro, effettuato da Milvia Boselli, presidente del consiglio comunale, rappresentanza istituzionale che recupera in parte il mancato patrocinio del Comune. Presenti gli assessori Francesco Bicciato e Daniela Ruffini, il consigliere Salvatore Italiano con la segretaria Sdi Sandra Faleschini. Stasera il Ciccone Party - serata dedicata a Madonna - del bar Bertelli’s.
(Simone Varroto)