A quasi 40 anni dalla sua scomparsa, Harvey Milk è tuttora considerato un eroe americano (e non solo).
Sono state erette statue, nominate strade in suo onore, realizzati film e documentari, nel 2013 l'aeroporto internazionale di San Francisco e stato rinominato dedicandolo a lui e nel 2014 un francobollo è stato coniato per far sì che il ricordo di Harvey Milk e ciò che ha fatto militando nel movimento di liberazione omosessuale non venga mai dimenticato e noi in suo ricordo perenne gli abbiano dedicato il nome della nostra associazione.
Anita Byrant riceve una torta in faccia da un contestatore. |
il 27 Novembre 1978, a San Francisco, la città dove era consigliere (Supervisor), Milk venne assassinato insieme al Sindaco della città, George Moscone, proprio all’interno del Municipio.
Dan White, l'assassino di Harvey Milk |
Il corteo spontaneo che partì in suo onore quella sera stessa era composto da 30mila persone e attraversò la città come un fiume in piena fatto di candele e bandiere arcobaleno.
UNA MORTE CHE LUI STESSO AVEVA PREVISTO
Date le tantissime lettere di minacce che aveva ricevuto, Harvey registrò molte audiocassette come testamento e lascito da ascoltare in caso venisse ucciso: “If a bullet should enter my brain, let that bullet destroy every closet door.” Una frase che testimonia il coraggio e la forza che quell’uomo possedeva, deciso a lottare per la giustizia e l’uguaglianza per tutte le persone LGBT, anche a costo della sua stessa vita.
Stuart Milk, suo nipote nonché co-fondatore e presidente della fondazione Harvey Milk, non solo sostiene la comunità LGBT e i diritti umani con i suoi libri e articoli su l’Huffington Post ma tiene comizi nelle sedi del Governo di tutto il mondo – Turchia, Italia e Gran Bretagna ad esempio – raccontando la storia di suo zio e promuovendo l’uguaglianza e pari diritti per tutti.
Nel 2009, il Presidente Barack Obama lo insignì con la Medaglia presidenziale delle libertà e successivamente lo nominò suo consigliere personale per i diritti Lgbt+.
Nel 2015 in occasione del VERONA PRIDE, Stuart è venuto a trovarci a Verona e ha marciato con noi alla testa della parata. Nel 2017 è tornato durante la campagna per le amministrative, per sostenerci nella battaglia per una Verona più aperta ed inclusiva per le persone LGBT+.
A 40 anni dalla sua morte, non vogliamo dimenticare il lavoro fatto da suo zio Harvey Milk e le basi poste a fondamenta di un futuro migliore per le persone LGBT+ americane, ma non solo, di tutto il mondo.
#pernondimenticare #MemoriaContinua
Pianeta Milk Verona Lgbt*Center - Arci/Arcigay