Bologna, 9 ottobre 2014 – Arcigay aderisce alla mobilitazione nazionale #entrainscena promossa dall’Unione degli studenti e dai movimenti studenteschi in tutta Italia per il 10 ottobre. “Sosteniamo le istanze dei giovani di questo Paese e dei lavoratori della scuola – spiega il responsabile Scuola di Arcigay, Davide Zotti – e condividiamo con loro la grande preoccupazione per un sistema scolastico fragile, che si va via via indebolendo sotto i colpi dei tagli, di un’allarmante esternalizzazione, e di una progressiva dismissione di quel patrimonio pubblico, che lo trasforma in un bene di mercato, smantellandone la rilevanza costituzionale. Abbiamo tutte e tutti bisogno di una “buona scuola” – sostiene Zotti – una scuola pubblica, laica, gratuita, aperta alle differenze, capace di educare alla libertà anziché soffocarla.
Una scuola accogliente, che sappia essere ambiente di crescita e formazione per ogni futuro cittadino e cittadina, senza discriminazioni di nazionalità, identità di genere, orientamento sessuale e religioso e situazione socioeconomica; una scuola che anzi abbia l’ambizione di correggere la cultura discriminatoria che i ragazzi e le ragazze assorbono dagli ambienti circostanti, lavorando sulla consapevolezza e insegnando il riconoscimento dell’altro. Ma soprattutto, la scuola “buona” è una scommessa collettiva, dello Stato e della società civile, sulla quale bisogna puntare senza risparmiarsi sulla posta in gioco, anzi con la certezza di mettere in campo il più redditizio degli investimenti, dove ogni soldo speso rende mille”. - www.arcigay.it
Una scuola accogliente, che sappia essere ambiente di crescita e formazione per ogni futuro cittadino e cittadina, senza discriminazioni di nazionalità, identità di genere, orientamento sessuale e religioso e situazione socioeconomica; una scuola che anzi abbia l’ambizione di correggere la cultura discriminatoria che i ragazzi e le ragazze assorbono dagli ambienti circostanti, lavorando sulla consapevolezza e insegnando il riconoscimento dell’altro. Ma soprattutto, la scuola “buona” è una scommessa collettiva, dello Stato e della società civile, sulla quale bisogna puntare senza risparmiarsi sulla posta in gioco, anzi con la certezza di mettere in campo il più redditizio degli investimenti, dove ogni soldo speso rende mille”. - www.arcigay.it