Bologna, 9 marzo 2015 - "Apprendiamo con favore del recepimento da parte del Governo italiano delle raccomandazioni Onu in tema di diritti delle persone lgbt, ma come sempre attendiamo la prova dei fatti": Flavio Romani, presidente di Arcigay, commenta con prudenza l'apertura che il Governo Renzi ha espresso in sede internazionale in tema di matrimonio egualitario e legge contro l'omotransfobia.
"Gli impegni presi dall'Italia - dice Romani - tracciano obiettivi per noi assolutamente condivisibili: si parla di apposite norme di contrasto all'omotransfobia e di estensione del matrimonio civile a tutte le coppie, comprese quelle formate da persone dello stesso sesso. L'auspicio è che questo sia davvero l'obiettivo e che, ad esempio, il principio di uguaglianza non lo si voglia ridimensionare a formule parziali e comunque discriminatorie, ma anzi rimanga il faro che guida questa discussione. E soprattutto attendiamo che, dopo anni di annunci infruttuosi, si possa dare per chiusa la fase delle parole per passare finalmente a quella dei fatti, perché il tempo, quando si parla di diritti fondamentali, non è una questione secondaria. Quindi il Governo si responsabilizzi non solo rispetto agli obiettivi - chiosa Romani - ma anche rispetto all'urgenza con cui essi devono essere raggiunti".