Omofobia il giorno dopo. Minacce e solidarietà

Il giorno dopo la Giornata Contro l'Omofobia (IDAHOT) con il bellissimo messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, purtroppo assistiamo ad autentici messaggi d'amore cristiano postati su internet da un sedicente gruppo "No al Gay Pride a Verona". Evidentemente anche questi messaggi fanno parte della loro "Libertà d' Opinione" che tanto sentono minacciata.

Dal sito del Veronapride

Tra le minacce omofobiche, arrivano i messaggi del Presidente Mattarella e di InterPride 

VERONA PRIDE «Le discriminazioni, le violenze morali e fisiche, non sono solo una grave ferita ai singoli, ma offendono la libertà di tutti, insidiano la coesione sociale, limitano la crescita civile.

Dobbiamo promuovere il rispetto delle differenze laddove invece la diversità scatena reazioni intolleranti. E dobbiamo parlarne con i giovani, perché purtroppo continuano a registrarsi atti di bullismo contro ragazze e ragazzi, che talvolta spingono alla disperazione». A pronunciare queste vive e sentite parole è stato il neoeletto capo dello stato Sergio Mattarella. Parole che giungono proprio il 17 Maggio 2015, nella giornata mondiale contro l’omo-bi-transfobia, giorno in cui si celebra il venticinquesimo anniversario della depatologizzazione dell’omosessualità.
Un primo ma già concreto segnale positivo dalla più alta carica istituzionale. Il comitato organizzativo del Verona Pride intende esprimere un sentito ringraziamento al presidente Mattarella per il pensiero espresso nel corso di una ricorrenza spesso trascurata dalle agenzie di stampa nazionali. Poiché l’omo-bi-transfobia è lontana da essere sconfitta, come purtroppo rivelano i discorsi d’odio alimentati in questi giorni sui social network che costituiscono un vero e proprio incitamento all’odio e alla violenza (foto allegata), e per cui ribadiamo la necessità dell’estensione della legge Mancino. Il pesante clima venutosi a creare ha suscitato la reazione dell’organizzazione internazionale InterPride, sostenitrice dell’organizzazione di manifestazioni per i diritti LGBTI in tutto il mondo, che attraverso una lettera destinata al comitato Verona Pride ha espresso “solidarietà agli organizzatori impegnati in una battaglia per la libertà di espressione, i diritti civili e umani in una regione Italiana dove i gruppi e i partiti neofascisti, populisti e razzisti sono estremamente forti e aggressivi”. Già all’annuncio della manifestazione, i responsabili di Forza Nuova avevano incitato ad “azioni dimostrative e blitz di vario genere” e avevano avvisato che avrebbero radunato “tutti i militanti, i simpatizzanti e le associazioni” al fine di “impedire fisicamente” lo svolgimento del Verona Pride 2015. Al capo dello Stato rivolgiamo, infine, l’invito a rendere concrete le affermazioni pronunciate domenica, sollecitando (nei limiti del suo potere decisionale) la classe politica del nostro paese ad attuare le scelte e i percorsi legislativi che oramai tutti i paesi dell’Unione Europea contemplano nei propri ordinamenti giuridici.

Dal sito Veronapride.it