E ora una legge per le unioni tra persone dello stesso sesso


SENTENZA CORTE COSTITUZIONALE, ARCIGAY :  "È UN ULTIMATUM:  ENTRO 90 GIORNI UNA LEGGE PER LE UNIONI TRA PERSONE DELLO STESSO SESSO"
Bologna, 11 giugno 2014 - La Sentenza della Corte Costituzionale che  ha accolto il ricorso contro lo scioglimento d’ufficio delle  nozze di Alessandra Bernaroli dopo il suo cambio di sesso, "ha il senso di un ultimatum". Flavio Romani, presidente di Arcigay,  commenta il pronunciamento della Suprema Corte. "Gli ermellini - dice - hanno accolto il ricorso e hanno segnalato perentoriamente il vuoto legislativo che in Italia permane sul tema. Ma non è il solito richiamo: ora che l'annullamento è stato definito illegittimo - dice Romani - la Cassazione dovrà riconoscere a quella formazione familiare una definizione e dei diritti. A quali leggi faranno riferimento i giudici? Il mestiere dei legislatori è fare leggi: spetta a loro oggi colmare il vuoto e fare uscire il nostro Paese da questa assurda anomalia, che ci pone al di fuori dei pronunciamenti della Corte Europea per i Diritti Umani. E devono farlo adesso, con tempi certi: se entro 90 giorni non ci sarà una norma, quel vuoto sarà in qualche modo colmato, quantomeno per il caso in esame. A quel punto saremo costretti a dirci che questo Parlamento è inutile, non fa il suo mestiere. Serve oggi responsabilità e serietà da parte delle forze di governo: devono assolvere al loro compito, inderogabilmente". "Un ringraziamento enorme - conclude Romani - rivolgiamo alle due spose e ai loro legali, alla tenacia con cui portano avanti una battaglia che ha un valore enorme per tutto il Paese".