LAICI IN LIBERO COMUNE
TUTT* IN PIAZZA CONTRO L'OMO-BI-TRANSFOBIA
PIAZZA BRA VERONA - 18.00 / 21.00
Nella notte tra il 23 e il 24 luglio scorsi il Consiglio comunale di Verona ha votato un ordine del giorno presentato dal consigliere della lista Tosi (lista dell’attuale sindaco) Alberto Zelger, noto per le sue posizioni catto-integraliste, esponente del movimento tradizionalista “Sentinelle in piedi”, intimo, a sentire lui, del vescovo di Verona Zenti e strenuo difensore della “famiglia naturale”. Dopo aver radunato, nel settembre 2013, il fior fiore degli “scienziati” e “filosofi” creazionisti, antiabortisti, omofobi eccetera per un convegno con patrocinio di Comune e Provincia e benedizione della Curia, bersaglio la “teoria del gender”, stavolta Zelger vorrebbe istituire nelle scuole una specie di servizio segreto pro famiglia naturale, che dovrebbe vegliare sull’integrità di insegnanti e allievi, rei di svolgere programmi di educazione sessuale o, peggio, discutere di gender, omosessualità, transessualità eccetera. Il Comune dovrebbe (dovrà?) quindi impegnarsi ad istituire un numero verde al quale i catto-spioni potranno telefonare nel caso si verificassero le spiacevoli e laiche condizioni di cui sopra.
L’ordine del giorno, che il consigliere Zelger avrebbe voluto presentare ad ore decenti – concessione che non ha ricevuto alcun riscontro dalla sua maggioranza – è stato votato all’una di notte e neanche all’unanimità, dato che due (o tre) consiglieri di maggioranza hanno votato contro, qualcuno si è astenuto e altri erano assenti. Grande assente anche il sindaco Tosi, che il giorno seguente, con il suo collaudato binomio tempismo/faccia tosta, è comparso in un’intervista sul “Corriere” in cui si dichiara favorevole alle coppie di fatto, anche dello stesso sesso.
Cinque giorni più tardi, domenica 27 luglio, un giovanissimo omosessuale viene insultato e picchiato a Bussolengo, località sulla strada per il lago di Garda, ultima di una serie di aggressioni a danno di persone “diverse”, stavolta di chiaro stampo omofobico, di cui ancora non si conoscono gli autori, pur essendo qualcuno già stato identificato dalle forze dell’ordine.
Verona, meta turistica per eccellenza, non è purtroppo nuova a questo tipo di episodi di violenza verbale e fisica. Nel 1995 il Consiglio comunale fu l’unico in Europa a votare delle mozioni che rifiutavano le proposte del Consiglio europeo per le pari opportunità delle persone omosessuali e transessuali. Vent’anni dopo non solo quelle mozioni non sono state rimosse ma il clima si è fatto sempre più mefitico e intollerante fino ad arrivare alle disgustose proposte di Zelger. Il sindaco, che dice cose opposte ai media, tollera personaggi di questo tipo (e anche di peggio, ha messo fior di neofascisti nei posti chiave delle aziende municipalizzate) e li usa probabilmente a scopi elettorali.
L'invito che facciamo a Tosi è di venire in Consiglio comunale e dichiarare di essere a favore delle coppie di fatto così da smentire tutte le chiacchiere che girano sull'operato della sua maggioranza. Come abbiamo detto più volte Zelger, Zenti e soci temono l’approvazione di una legge contro i reati di omofobia, tanto più se divenisse un’aggravante della legge Mancino, che da sempre i leghisti, i fascisti e i loro alleati vogliono togliere con la penosa scusa della “libertà di opinione”.
Venerdi 8 agosto saremo in piazza Bra a Verona per dire basta a questi vergognosi esemplari della politica locale, basta alla violenza omofoba e contro tutti i diversi, in solidarietà con Andrea, il giovane aggredito a Bussolengo, per i diritti di tutti/e, per una scuola libera e laica.
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I GRUPPI GLBTQE DI VERONA