L'Opposizione a Verona : Le fobie di Zelger hanno messo di nuovo in cattiva luce Verona. E' l'omofobia la vera emergenza
da l'Arena:
Torna a far discutere l'ordine del giorno approvato nottetempo in Consiglio comunale e proposto da Alberto Zelger della lista Tosi su «Famiglia, educazione e libertà di espressione». Il testo a difesa della «famiglia naturale», contro il quale hanno votato Pd, Cinquestelle e gli esponenti della maggioranza Katia Forte, Salvatore Papadia e Giorgio Pasetto, invita a vigilare che nelle scuole di competenza comunale i genitori siano informati sui progetti di educazione sessuale, a raccogliere informazioni su quelli in contrasto con le convinzioni morali e religiose dei genitori e a istituire un numero verde per le segnalazioni.
Michele Bertucco, Luigi Ugoli, Elisa La Paglia e Damiano Fermo del Pd tornano a stigmatizzare le «fobie del consigliere Zelger che hanno messo di nuovo Verona in cattiva luce».
E sottolineano: «Sarebbe bastato un minimo di disponibilità al confronto per concludere, come hanno fatto alcuni autorevoli esponenti della maggioranza, da Pasetto a Papadia a Forte, che la scelta migliore era dissociarsi da una proposta priva di presupposti politici e amministrativi, motivata dall'ossessione per la società gay-friendly e impossibile da attuare». E sottolinea Ugoli: «Se può essere condivisa anche all'interno del Pd, soprattutto dalla sua componente cattolica, la preoccupazione per il relativismo e la deriva etica, ci chiediamo in base a quali criteri dovrebbero venire usate le "segnalazioni" e come esse possano interferire sull'autonomia dell'insegnamento e sul diritto-dovere a dare e ricevere un'educazione libera e completa». I consiglieri Pd hanno reso noto una mail con cui Zelger suddivideva i consiglieri sulla base della loro propensione a dire sì al documento, invitando i propri sostenitori a fare opera di convincimento attraverso l'invio massiccio di e-mail. Replicando alle critiche, Zelger si dice «dispiaciuto» che il suo documento «sia stato scambiato per un attacco agli omosessuali». E aggiunge: «Ognuno è libero di comportarsi come vuole ma non può pretendere di inculcare ai bambini un'ideologia che non trova riscontro con il dato biologico e con la necessità di un equilibrato sviluppo psico-fisico». Dispiacere lo esprime anche per le aperture alle unioni civili omosessuali di Tosi.
Parla invece di «emergenza omofobia» dopo l'episodio di Bussolengo, dove un ragazzo di 19 anni è stato insultato e picchiato perché gay, Giorgio Pasetto. «Più che a ipotetiche violenze verso la famiglia naturale, l'attenzione degli amministratori dovrebbe essere rivolta a prevenire queste azioni, reali e drammatiche».
Denuncia un «clima diffuso di omofobia», infine, il circolo Pink: «Dopo anni cerchiamo un altro spazio per continuare l'attività politica e il servizio di accompagnamento al cambio di sesso attivo da due anni, ma già tre agenzie ci hanno risposto di no, i proprietari, rendendosi conto di chi siamo, evidentemente non gradiscono la nostra presenza». E.S